Dentro e fuori dal Museo per una ridefinizione del paesaggio
Due mostre alla Fondazione Bandera presentano le nuove ricerche artistiche dedicate all’ambiente urbano. Dalla pittura alla street art

In Out è un percorso evento fuori dal museo, nella città grazie all’intervento di 3 street artists che fanno dello spazio urbano un luogo di comunicazione artistica e sociale. Nello stesso tempo è un percorso dall’esterno verso l’interno, dalla città al museo (la Fondazione Bandera per l’Arte), dove verranno esposte opere di Ozmo, 2501, Zibe, autori del grande intervento urbano in fase di realizzazione nei pressi della Fondazione Bandera.
Parlare di città, spazi urbani, nuovi paesaggi e di come gli artisti si sono confrontati con queste realtà, non poteva escludere infatti un discorso sulla street art come forma artistica che esce dagli spazi istituzionali deputati alla diffusione della cultura e raggiunge la strada per arrivare a colpire visivamente un grandissimo pubblico, gli abitanti della città.

La mostra spazia così dagli immensi e magmatici paesaggi naturali di Giovanni Frangi, a quelli fortemente mentali di Aldo Damioli; dalle rigorosissime architetture di taglio quasi astratto di Marco Petrus, alle vibranti città tratteggiate dalla pennellata veloce e istintiva di Alessandro
Papetti; dai paesaggi neometafisici di Enrico Lombardi alla New York caotica e spaesata di Bernardo Siciliano; dalle foto oniriche e barocche di Matteo Basilé a quelle follemente immaginarie, ricostruite dalla tecnica combinatoria di Giacomo Costa; dalle periferie corrose e rugginose di Alessandro Busci a quelle astratto-geometriche di Paolo Fiorentino; e ancora dai paesaggi neoromantici di Massimiliano Alioto alle ampie e desolate periferie urbane di Giorgio Ortona; dalla Roma magica e irreale di Mauro Reggio ai folli incastri di riferimenti differenti e contrastanti, di taglio quasi surreale, di Andrea Zucchi; fino ai paesaggi materici di Luca Conca e ai video e alle fotografie, rigorosi al limite dell’astrazione, ma anche fortemente emozionali di Davide Coltro.
Uno dei temi dominanti del dibattito contemporaneo è infatti quello della trasformazione del paesaggio – sia quello industriale che quello “naturale” – in un concetto nuovo, che sfugge alle definizioni tradizionali adottate fino a ieri. La sparizione delle frontiere e delle barriere tradizionali tra città e campagna, la riconversione della vecchia cultura industriale, l’apertura di nuove frontiere “virtuali” attraverso l’uso della rete e della comunicazione globale ha fatto sì che il concetto stesso di “paesaggio” sia infatti andato sparendo. Nella coscienza degli artisti, questa “sparizione del paesaggio” ha assunto il valore di una perdita, con un contemporaneo tentativo di ridargli vita attraverso la funzione rigeneratrice dei molteplici linguaggi artistici (pittura, fotografia, video).
Il risultato è stata la scomparsa dell’idea stessa di paesaggio, e, paradossalmente, una forte riscoperta del tema, da parte degli artisti, con modi e mezzi assolutamente differenti tra di loro, come ipotetica base di partenza per la ricerca di un "sublime" tutto contemporaneo.
IN OUT
Ozmo, Zibe, 2501
7 aprile – 31 maggio 2009
Inaugurazione domenica 5 aprile 2009 ore 12
A cura Fondazione Bandera per l’Arte e Francesca Bianchini
Sede mostra Fondazione Bandera per l’Arte, via A. Costa 29 – Busto Arsizio (VA)
Orari da martedì a giovedì 15-19; venerdì,sabato e domenica 10-12:30 / 15-19
Visite guidate e laboratori didattici su prenotazione
No landscape – la sparizione del paesaggio
Fondazione Bandera per l’Arte
via Andrea Costa 29, Busto Arsizio (Varese)
Inaugurazione: domenica 5 aprile 2009 ore 12
dal 6 aprile al 31 maggio 2009
orari: dal martedì al giovedì ore 15-19
da venerdì a domenica ore 10-12.30 / 15-19
chiuso lunedì
per informazioni e immagini: +39.02.36517480 info@italianfactory.net
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