Expo 2015 e Tecnologia RFid: ecco il futuro della logistica e del terziario

Numeri e possibilità oltre la crisi emersi nella assemblea congiunta dei gruppi “Servizi infrastrutturali e Trasporti” e “Terziario Avanzato” dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese

Il loro peso, all’interno della compagine associativa, è andato via via aumentando. Sia in termini di imprese, sia di addetti. I Gruppi merceologici “Servizi infrastrutturali e Trasporti” e “Terziario Avanzato” dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese hanno continuato a crescere.

L’occasione per fare i conti è stata l’assemblea annuale che si è svolta questo pomeriggio a Gallarate. E i risultati sono presto detti. Nel 2005 le aziende impegnate nelle attività di trasporto, di logistica ed energetiche, anche queste ultime comprese tra le realtà che compongono il Gruppo dei servizi infrastrutturali, rappresentavano l’11,8% degli addetti delle imprese associate all’Unione Industriali. Una percentuale oggi salita al 12,3%. Crescita percentuale ancora più netta, seppur più contenuta in termini assoluti, per il settore del terziario avanzato che al suo interno comprende, tra le altre, attività di elaborazione dati, di creazione di software, di telecomunicazione, di progettazione e di servizi altamente tecnologici. Realtà che nel loro insieme, quattro anni fa, si ritagliavano una quota del 2,8% degli addetti e del 7,6% degli associati. Livelli saliti rispettivamente al 3,8% e all’8,9%. Percentuali a parte, i due settori oggi contano in totale 183 imprese per 11.550 addetti.

Uno spaccato, dunque, sempre più importante per l’economia locale che si è soffermato sull’analisi della situazione congiunturale. «Il nostro sistema manifatturiero – si legge nella relazione congiunta di Giovanni Arioli, Presidente “Servizi infrastrutturali e Trasporti” e Rinaldo Corti (nella foto), Presidente “Terziario Avanzato” – si trova a fronteggiare una situazione di emergenza che non ha precedenti e che è contraddistinta non solo dal calo della domanda, sia interna sia internazionale, ma anche da una preoccupante tensione nell’erogazione del credito». Ancora una volta lo sguardo è rivolto con preoccupazione al «comportamento delle banche, che, oltre a non diminuire i tassi in misura corrispondente alla riduzione dell’Euribor, diminuiscono invece il volume del credito alle imprese contribuendo ad interrompere pericolosamente il circuito dei pagamenti commerciali». Questo con la consapevolezza espressa al termine della relazione che «Il mondo delle imprese saprà uscire dalla crisi con le proprie forze».

Anche sapendo cogliere le opportunità che si presenteranno. Come quella rappresentata, anche per il sistema varesino, dall’Expo 2015. Un’occasione soprattutto per le imprese più tecnologicamente avanzate. Come quelle impegnate a sviluppare sistemi di identificazione a radiofrequenza, la cosiddetta tecnologia RFId. «Le applicazioni ad un evento come quello dell’Expo sono innumerevoli», ha spiegato agli imprenditori Samuele Astuti, ricercatore di Lab#ID, il laboratorio sull’RFId dell’Università Carlo Cattaneo-LIUC. «Basta pensare alle numerose iniziative che si susseguiranno e ai milioni di visitatori che andranno gestiti con una diffusione delle informazioni rapida, capillare ed efficiente».

Qualche esempio? «La tecnologia di cui parliamo è in grado di creare percorsi ad hoc per i visitatori, minimizzando il tempo di attesa o di ricerca dell’evento desiderato. Ogni punto della manifestazione, infatti, potrà essere dotato di un tag RFId con all’interno tutte le informazioni necessarie accessibili semplicemente avvicinandosi con un lettore, anche disponibile su un semplice palmare o cellulare». Non solo. «Sarà anche possibile – ha continuato Samuele Astuti – emettere biglietti intelligenti, dotati di chip elettronico, per organizzare il flusso delle persone nelle varie zone della città”. Anche in questo caso il ricercatore dell’Università LIUC ha voluto fare un esempio molto concreto: «Ci si potrebbe prenotare per ammirare l’Ultima Cena di Leonardo e sapere in tempo reale quante persone si trovano in coda, quanto tempo sarà necessario aspettare e a che ora dovremo trovarci davanti all’ingresso. In questo modo si eviteranno tempi morti». Anche perché, su questi tipi di biglietti «si potrebbero registrare gli eventi a cui la persona intende partecipare evitando perdite di tempo e sprechi di carta». Senza contare le possibili applicazioni dell’RFId sulla tracciabilità degli ingressi, sulla gestione del personale volontario, sui percorsi delle persone disabili.

Efficienza, infatti, non potrà che essere la parola d’ordine nell’organizzazione di un evento così imponente come quello dell’Expo. I cui numeri sono stati presentati da Angelo Paris (nella foto), Managing Director del Comitato di Pianificazione Expo 2015. Le opportunità per le imprese stanno nei numeri. «Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 – ha spiegato Angelo Paris – arriveranno a Milano 21 milioni di visitatori, 8 milioni dei quali stranieri. Per la realizzazione dell’evento sono previsti investimenti pari a 3,2 miliardi per le opere essenziali e 11,7 miliardi per le opere connesse». Da qui il volume d’affari a disposizione delle imprese: «La Camera di Commercio di Milano ha stimato in 44 miliardi di euro il valore aggiunto generato dall’evento per le imprese». Solo la società di gestione dell’Expo acquisterà beni e servizi con gare d’appalto aperte al mondo privato per circa 800 milioni di euro. Questo per approvvigionarsi dei servizi di marketing, di comunicazione, di manutenzione delle strutture espositive, di comunicazione e delle tecnologie, degli equipaggiamenti e dei servizi di trasporto di cui avrà bisogno. Solo per fare qualche esempio. 

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Pubblicato il 01 Aprile 2009
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