I detenuti finiscono in prima pagina, ma come giornalisti

Attivato il corso in "Grafica e tecniche editoriali”. Coinvolte dieci persone del carcere bustocco. Obiettivo: fornire nozioni di grafica, impaginazione e giornalismo

Studiare da “giornalista” in carcere si può e a Busto è già una realtà. Le esperienze di giornalismo in carcere sono sempre più diffuse come strumento di comunicazione sia interna, ma soprattutto con l’esterno. In questa ottica venerdì 17 aprile è partito nella casa circondariale di Busto Arsizio il nuovo corso di formazione “Grafica e tecniche editoriali” voluto da Enaip e dall’area educativa dell’istituto. Venti incontri, finanziati dalla Regione Lombardia, per fornire a un gruppo di persone detenute nozioni di grafica, impaginazione e di giornalismo.
Nel corso delle lezioni – 60 ore in totale suddivise in due incontri settimanali – l’obiettivo dei docenti sarà quello di fornire sia gli strumenti per scrivere un articolo e costruire un giornale amatoriale, sia spunti di riflessione sul ruolo del giornalismo nella società contemporanea. Gli argomenti trattati spazieranno quindi dal valore dell’informazione al ruolo dei media, dall’analisi di testate italiane e internazionali al ruolo della foto e dell’immagine in un quotidiano. Un incontro sarà dedicato interamente alla tematica del rapporto fra media e cronaca giudiziaria e al ruolo dello stereotipo
Questo corso nasce da un’esperienza di giornalismo già presente nell’istituto di Busto. Nel 2007 è infatti nato Mezzo Busto, l’organo di informazione del carcere di Busto”. I redattori e i grafici del giornale parteciperanno al corso con l’obiettivo di migliorare il proprio lavoro sia dal punto di vista tecnico che dei contenuti. Per questo parte del corso sarà dedicata all’analisi dei target di Mezzo Busto, al confronto con esperienze giornalistiche in altre carceri e al ruolo del disegno, da sempre elemento fondamentale di questo giornale.
La classe sarà formata da una decina di persone provenienti da paesi e cultura diverse. A fare lezione ci saranno invece il direttore e cinque giornalisti di Varesenews, oltre a due storiche firme del giornalismo varesino: Pierfausto Vedani e Gaspare Morgione. «Direi che l’impatto è stato ottimo – spiega Marco Giovannelli che ha tenuto le prime due lezioni -. Ho trovato una classe attenta e partecipe. Hanno saputo offrirmi interessanti spunti di riflessioni che verranno approfonditi anche nel resto del corso».

Questa iniziativa formativa è solo una delle tante organizzate nella Casa circondariale di Busto in collaborazione con vari enti accreditati. Sono attivi i seguenti corsi: ristorazione collettiva (cucina), tinteggiatura, ristorazione, pizzeria, pasticceria, manutenzione del verde, coltivazione multietnica, termodinamica e manutenzione edile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Aprile 2009
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