I vescovi lombardi riuniti in”nome di Paolo”
Nel trentennale della morte di Paolo VI, Il cardinale Dionigi Tettamanzi lunedì 27 aprile a Villa Cagnola presiederà il prestigioso convegno sul tema «Montini-Paolo VI: l’evangelizzazione, compito e missione della Chiesa»

L’arcivescovo di Milano, in particolare, interverrà sul tema: «“Portare il Vangelo agli uomini del nostro tempo”. Paolo VI dall’Ecclesiam suam all’Evangelii nuntiandi». Seguiranno i contributi di Giselda Adornato su «L’annuncio ai “lontani” dell’arcivescovo Montini dopo la Missione di Milano del 1957» e di Angelo Maffeis su «San Paolo alle radici dell’impegno missionario di Montini».
Gli istituti di Gazzada devono la propria esistenza e ispirazione alla figura di Montini: da sostituto alla Segreteria di Stato egli fu determinante per l’accettazione della donazione Cagnola; da arcivescovo, sviluppò in essa un intenso lavoro di preparazione del Concilio e innovative attività ecumeniche; da papa decise la costituzione della Fondazione Ambrosiana, che porta il suo nome e fin dalle origini si è fatta interprete della prospettiva europeista del suo magistero, e che, per straordinario impulso di mons. Pasquale Macchi, negli anni della sua presidenza, ha assunto anche il compito di «tenere viva la memoria di Paolo VI».
Inoltre nella città di Varese e al suo Sacro Monte – luogo di devozione mariana, caro a Montini, più volte da lui visitato e di grande valore simbolico per la Chiesa di Milano – vive una tradizione “montiniana”, avviata a tutto campo da mons. Macchi con la celebrazione annuale dell’anniversario della morte del pontefice, con suggestive testimonianze artistiche del rapporto, fruttuoso e rinnovato, tra Chiesa ed arte promosso da Paolo VI (monumento a Paolo VI di Floriano Bodini, presenza nel Museo Baroffio di opere di artisti contemporanei con soggetto mariano donate da innumerevoli artisti contemporanei a Montini e a Macchi), con la costituzione della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte.
Il convegno costituisce il momento centrale delle manifestazioni – promosse da Centro culturale Massimiliano Kolbe, Associazione culturale Lazzati, Fondazione Ambrosiana Paolo VI, Istituto superiore di studi religiosi Villa Cagnola, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese e Decanato di Varese – per celebrare l’«Anno Paolino» voluto da Benedetto XVI in occasione dei duemila anni dalla nascita dell’Apostolo delle genti, che hanno già registrato un grande interesse e uno straordinario numero di visitatori alla mostra «Sulla via di Damasco» proposta anche a Varese nel marzo scorso.
A concludere questa suggestiva e coinvolgente proposta della Chiesa varesina sarà la rappresentazione Dialoghi su Paolo VI. Ciò che conta è amare, di Sergio Di Benedetto e Antonio Zanoletti, in programma nel Santuario del Sacro Monte sopra Varese, sabato 9 maggio (ore 21.00). L’omaggio alla figura di Paolo VI, che si è profondamente ispirato a san Paolo come modello di vita e di apostolato, è un’opera che viene rappresentata per la prima volta e propone quattro “dialoghi” su temi particolari della vita e della spiritualità di Paolo VI: sul dialogo, sulla verità, sulla missione e sulla bellezza; con un epilogo che racconta le ultime ore di vita di Paolo VI, in cui si ricorda anche il servizio fedele di mons. Macchi.
Le manifestazioni si svolgono col patronato della Regione Lombardia, con il patrocinio della Provincia, del Comune di Varese e della Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus, e con il contributo di UBI Banca Popolare di Bergamo.
(Per informazioni: Fondazione Ambrosiana Paolo VI – tel. 0332.462104, mail:
fapgazzada@tin.it).TAG ARTICOLO
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