L’indennità di carica? “La devolvo ai terremotati”

Il presidente della comunità montana Ivan Andreoletti spiega la sua scelta

La sua decisione l’ha già comunicata agli uffici amministrativi della Comunità Montana della quale è presidente: l’indennità di carica di aprile non sarà incassata ma devoluta alla Protezione civile. Una misura che toccherà anche i suoi quattro assessori. E che vorrebbe estendere a tutti i presidenti delle Comunità Montane della Penisola, ai sindaci, ai presidenti delle province, ai “governatori” delle Regioni e alle loro Giunte.
“Ho scritto al Presidente del Consiglio”, racconta Ivan Andreoletti che da quattro anni, nell’Alto Varesotto, guida la Comunità Montana della Valceresio destinata fra due mesi e mezzo a fondersi con la confinante Valganna-Valmarchirolo. “Ho scritto a Berlusconi – ripete – per chiedere che tutti coloro che rivestono cariche amministrative rinuncino a un mese della propria indennità di carica a favore della Protezione civile e delle popolazioni d’Abruzzo colpite dal terremoto”.
“Facciamo il conto?” prosegue annotando su un foglio alcune cifre. “Ottomila sindaci, oltre 100 presidenti di Province, una ventina di presidenti di Regione oltre a tutti gli assessori. Aggiungo naturalmente anche presidenti e assessori degli Enti come quello che presiedo. La somma che si raccoglierebbe sarebbe ben più di una boccata d’ossigeno per ricostruire le aree devastate dal sisma”.
-Facile dirlo quando l’indennità alla quale lei rinuncia già da aprile è di mille euro scarsi.
“Un parlamentare venga al mio posto. E io occupo il suo. Lo metto per iscritto già sin d’ora rinuncio a sei indennità di carica, a sei mensilità consecutive”.
-Non è demagogico?
“No è responsabile. Questo è il momento di dimostrare a che cosa serve la Politica quella con la “P” maiuscola. Non alle chiacchiere, non ai giochetti di corridoio, ma alla capacità di decidere, programmare e, soprattutto, saper rinunciare. A favore di chi sta soffrendo, di chi ha perso tutto”.
-Che cosa ha scritto a Berlusconi?
“Gli ho sintetizzato la mia proposta. Tutti coloro che, in Comuni, Province, Regioni e Parlamento svolgono una funzione istituzionale o politica, rinuncino a un mese, un mese solo della loro indennità di carica e devolvano il relativo compenso alla Protezione civile per la ricostruzione della città dell’Aquila e dei numerosi Comuni abruzzesi devastati dal terremoto”.
Andreoletti non è nuovo a iniziative moralizzatrici. Appartiene a quella classe dirigente di Comunità Montana varesina che già aveva provveduto (unica in tutta la provincia) a sforbiciare pesantemente le proprie indennità e a rinunciare alle integrazioni pur consentite dalle normative. Per di più lo scorso anno, ancora prima che la Regione Lombardia approvasse la legge di riordino delle Comunità Montane (in provincia di Varese da quattro scendono a due) tagliò il numero degli assessori, che oggi sono quattro. Ha sempre rifiutato il cellulare di servizio, non ha voluto auto di rappresentanza, rincorre i politici che, uscendo da un ufficio lasciano la luce accesa e quando nel 2007 organizzò una trasferta a Roma per una manifestazione delle Comunità Montane contro i primi draconiani tagli immaginati dal’allora Governo Prodi, chiese che il viaggio fosse per intero pagato dai politici che governavano l’Ente Montano senza che un centesimo finisse fra le spese della Comunità.
Oggi rilancia sui tagli alle indennità. “So – spiega – che di Enti come il mio ce ne sono parecchi in giro per l’Italia. Politici e amministratori attenti a spese non mancano. E’ ora che tutti costoro facciano sentire la loro voce non con una protesta ma con un gesto. Un gesto di solidarietà vera, in grado di contribuire in modo sensibile alla ricostruzione dell’Abruzzo. Vediamo chi ci sta, chi no, e chi fa finta di non sentire. Mi metto alla finestra e comincio la conta. Così vedremo se fra le buone intenzioni pronunciate ai microfoni di radio e televisioni, se alle dichiarazioni di intenti rilasciate alla stampa, fa seguito effettivamente una concreta dimostrazione di solidarietà. La mia indennità è già a disposizione”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Aprile 2009
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