“Per reagire, prendiamo esempio dai giovani del Sud”. Parola di leghista

All'indomani della raffica di arresti per 'ndrangheta parla il candidato in pectore del Carroccio: "Serve il coraggio di denunciare"

A Lonate c’è omertà come in Calabria «ma il silenzio si può vincere come fanno i giovani del sud». A dirlo è il candidato in pectore della Lega Nord, Modesto Verderio. Lega Nord, infatti, andrà al voto da sola. Così ha deciso negli ultimi giorni la sezione cittadina confrontandosi con il provinciale, che sta lasciando ampia facoltà decisionale alle articolazioni locali del partito. La vox populi lonatese indica appunto il candidato sindaco in Modesto Verderio, il presidente del consorzio Arno-Rile-Tenore che gestisce il depuratore di Sant’Antonino.
La campagna elettorale lonatese comunque, dopo la maxioperazione contro la ‘ndrangheta di giovedì, non può continuare come niente fosse. «Non confondiamo con la criminalità organizzata i fatti più recenti, come l’incendio della macchina della dirigente dell’ufficio tecnico o quello dell’auto del segretario di Forza Italia…» mette le mani avanti Verderio: però il problema c’è. E il clima appare così poco confacente alla salute che la Lega, nel trattare con il PdL, si è tenuta ben alla larga dal settore urbanistica. Volutamente. Nei consueti accordi in casa centrodestra a un un sindaco berlusconiano corrispondono vicesindaci e assessori all’urbanistica leghisti e viceversa. Questa volta non era così e Verderio si sarebbe "accontentato" di sicurezza e ambiente.
 
Lonate è sede di un "locale" di ‘ndrangheta, a dirlo sono gli inquirenti; e ci sono scappati dei morti ammazzati negli anni Duemila. «Come Lega avevamo portato in consiglio comunale e segnalato che c’erano determinate situazioni – voglio dire, a Sant’Antonino c’era gente al soggiorno obbligato, gente che di certo non fa il muratore anche se ha imprese edili, vive di altro» dice con elegante eufemismo. Alla Lega preme il tema sicurezza, anche se è difficile declinarlo a livello comunale al di là del contrasto a clandestinità e prostituzione. «Vero» concede Verderio, «ma una presenza forte sul territorio comunque scoraggia i delitti, è di supporto alle forze dell’ordine e dà sicurezza a chi magari è ricattato e vuole denunciare». Un coraggio che però manca, ed è difficile darsi. «È una coscienza che sta maturando al Sud, soprattutto fra i giovani» Prendiamo esempio dal Sud, per una volta? «Perchè no?» E il paradosso di una Lega che coglie, per una volta, il buono che viene dal Meridione non si ferma qui. «Dobbiamo un plauso allo Stato, alla magistratura, alle forze dell’ordine per questa operazione di pulizia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Aprile 2009
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