Quattro posti letto per l’Housing sociale della psichiatria

La Regione ha convenzionato i posti letto per l'attività di residenzialità leggera avviata nel 2007 come progetto pilota dall'azienda ospedaliera di Varese

L’Azienda Ospedaliera di Varese ha ottenuto dalla Regione Lombardia il convenzionamento di 4 posti come da progetto Housing sociale/Residenzialità Leggera, in Cassano Valcuvia (Va), integrato nel “Piano di riordino della Residenzialità Psichiatrica nell’ASL della Provincia di Varese”.
I posti sono destinati a persone con sofferenza psichica clinicamente stabilizzati che hanno terminato un percorso riabilitativo in comunità protette o ad utenti che vivono in situazioni sociali precarie sotto l’aspetto relazionale, familiare e ambientale.
Già nell’autunno del 2007 tale esperienza di Housing sociale/Residenzialità Leggera è stato attivata come progetto pilota, a cura della Psichiatria del Verbano, in un alloggio condominiale ubicato a Cassano Valcuvia. «Da tale data, con spirito di abnegazione e professionalità – commenta il dott. Isidoro Cioffi, Direttore della Psichiatria del Verbano – stanno supportando tale progetto vari operatori della Psichiatria del Verbano: il coordinatore degli educatori professionali, un educatore del Centro Diurno di Luino, educatore, infermiera e assitente sociale del Centro Psico Sociale di Laveno Mombello e di Luino, il tutto sotto la responsabilità dello psichiatra».
Il progetto è stato ufficializzato dal protocollo d’intesa sottoscritto il 13 dicembre 2007 da: Azienda Ospedaliera di Varese, Comune di Cassano Valcuvia, Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese, Associazione A.Di.A.Psi., Ambito Distrettuale di Luino, Ambito Distrettuale di Laveno Mombello.
Comunque, per ogni paziente inserito viene predisposto un programma di trattamento individuale la cui attuazione vede coinvolta un’équipe multiprofessionale composta da personale socio-sanitario (psichiatra, psicologo, educatori, infermieri, ausiliari).
Tale soluzione abitativa permette a persone con sofferenza psichica che siano in grado di attivare programmi personalizzati di raggiungere una maggiore autonomia abitativa e sociale, ed un inserimento territoriale completando il percorso riabilitativo individuale con: il coinvolgimento nelle abilità domestiche e della vita quotidiana, la partecipazione a gruppi di risocializzazione, l’ inserimento in attività di rete sociale, la strutturazione di percorsi per l’inserimento al lavoro, etc.
La retta giornaliera individuale è composta da una quota sanitaria, interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale, e da una quota sociale a carico dell’utente o del Comune di residenza di quest’ultimo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2009
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