Rissa sfiorata all’assemblea sindacale sull’ospedale di Legnano

La ristrutturazione in vista, decisa dall'Azienda Ospedaliera, mette in luce le tensioni tra la Cgil e i sindacati di base. Germani (RdB) provoca e Bursich (Cgil) perde a testa

Tensione tra le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori della sanità legnanese. Un’assemblea tenutasi nei giorni scorsi è finita quasi in rissa dopo il diverbio scoppiato tra Riccardo Germani della RdB e Paolo Bursich della Cgil. Il sindacalista della Triplice aveva appena concluso il suo intervento nel quale aveva elencato una serie di forme di protesta da adottare nei confronti della dirigenza e per informare cittadini e istituzioni della pesante ristrutturazione del personale negli ospedale dell’Azienda Ospedaliera legnanese, tra le quali anche lo “sciopero del saluto”. Proprio quest’ultima inziativa è stata presa come spunto da Germani della RdB per attaccare la Cgil e far emergere uno scontro che va avanti da tempo in seno alle organizzazioni sindacali. All’azione di Germani è corrisposta la reazione di Bursich che si è scagliato contro l’esponente dei sindacati base come per aggredirlo, subito fermato da alcuni colleghi.

Urla, spintoni, confusione e facce costernate per alcuni minuti a sottolineare una situazione piuttosto grave che non favorisce l’unità dei lavoratori e che contrappone due mondi del sindacato che non si sono mai visti di buon occhio. Germani, della RdB, avrebbe definito bizzarro lo “sciopero del saluto” nei confronti dei dirigenti, proprosto tra il serio e il faceto da Bursich, e avrebbe mandato a quel paese (per usare un eufemismo) il collega della Cgil. A questo punto la reazione che lo stesso Bursich definisce così: «Ho ceduto alle continue provocazioni di Germani e ho perso la testa, mi scuso per questo. Come Cgil abbiamo presentato un piano serio di inziative che culmineranno con lo sciopero ma prima abbiamo proposto una serie di appuntamenti che coinvolgano più lavoratori possibile e le istituzioni, per non correre il rischio di fare uno sciopero a cui aderisce solo il 10% dei lavoratori. La situazione è grave a causa di una  ristrutturazione imponente nei 4 ospedali di Legnano. Il nuovo ospedale è un business da 156 mln di euro per una cattedrale nel deserto. Abbiamo proposto presidi davanti alla palazzina dell’ospedale di Legnano, una trattativa direttamente con la Regione, saltando la direzione dell’A.O. che è un muro di gomma. Lo sciopero del saluto è solo una delle tante iniziative che vogliamo mettere in atto e serve solo a tenere la dirigenza sul chi va là, per far capire concretamente che siamo arrabbiati. Mentre il nostro sforzo è fare unità vera, Germani cerca pubblicità dalla divisione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Aprile 2009
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