Si scava sotto le macerie. Nuove scosse fanno tremare l’Abruzzo
Il bilancio sale a 211 morti accertati, 15 dispersi e circa 1500 feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17000. Calcinacci e pietre sono caduti da numerosi edifici già lesionati
A L’Aquila e dintorni si scava ancora, mentre si susseguono scosse di terremoto che mettono in pericolo la stabilità di palazzi e stabili già lesionati dal sisma di lunedì 6 aprile. Il bilancio è salito nel pomeriggio a 211 morti accertati, 15 dispersi e circa 1500 feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, 10.000 nel capoluogo e 7.120 in provincia. I dati sono stati diffusi dalla Protezione civile.
Un nuovo terremoto di magnitudo 4.4 della scala Richter è stata registrata intorno alle 11.28 a L’Aquila. Anche la scorsa notte all’1.15 è stata registrata una forte scossa di magnitudo 4.8 della scala Richter. Calcinacci e pietre sono caduti da numerosi edifici già lesionati: dalle vicinanze di case e palazzi la gente è fuggita velocemente temendo nuovi crolli. I soccorsi proseguono senza sosta. Le persone salvate finora sono circa 100.
Nella notte gli sfollati sono stati ospitati nelle tendopoli e nelle stanze d’albergo sul litorale precettate per l’occasione. Altri sono stati ospitati da amici o parenti. La disperazione di chi ha perso tutto è stata la protagonista di questa prima notte post sisma. Altre tende sono in arrivo e restano ulteriori stanze sulla costa. Il sindaco di L’Aquila Massimo Cialente ha dormito in macchina come tanti suoi concittadini. Al lavoro per scavare sotto le macerie e per dare ristoro agli sfollati ci sono circa 5100 persone nell’ambito del sistema nazionale di soccorso e assistenza alla popolazione nazionale oltre a personale del dipartimento e ai volontari arrivati da numerose regioni, vigili del fuoco, croce rossa, soccorso alpino e forze dell’ordine. A questi si aggiungono circa 1300 militari arrivati in mattinata. C’è un appello dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) a tutti i volontari di Pescara e provincia, a contribuire nei limiti delle loro possibilità ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto telefonando allo 085 2057631. serve anche sangue per le trasfusioni: ci si può rivolgere al Dipartimento di Medicina Trasfusionale PO "Spirito Santo", via Fonte Romana 8, 65124 Pescara, telefono 0854252687.
Intorno a L’Aquila si stendono una serie di paesi fantasma. Onna è uno dei centri più colpiti: due altri corpi senza vita sono stati estratti questa mattina e le vittime toccano quota 39 nel paesino che prima delle scosse contava 250 abitanti. Il piccolo centro alle porte di L’Aquila non esiste più: si calcola che il 60-70% delle abitazioni e degli edifici sia completamente crollato.
Intanto continua il lavoro dei soccorritori nelle zone colpite, come spiegano dalla protezione civile
Sul posto anche 20 geologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV -, con apparecchiature per il rilievo delle scosse sismiche.
Il gruppo Ferrovie dello Stato ha messo a disposizione vetture con cuccette ed un treno con mezzi di primo soccorso.
Poste Italiane sta riattivando il servizio telegrafico interrotto: a L’Aquila rimangono ancora 6 uffici postali inagibili.
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