Spunta l’Aurora sulla nuova Pro Patria?

Scaduti i termini per le manifestazioni di interesse per l'acquisto del club tigrotto. Al fianco di Vender spunta il nome dell' imprenditore Plebani: avrebbero proposto anche il cambiamento del nome della società rispolverando un appellativo storico

Tempo scaduto. Alle 12 di oggi, giovedì 20 aprile, è scaduto il termine fissato dal curatore fallimentare della Pro Patria Luca Regalia per presentare manifestazioni di interesse per l’acquisto della società. Pur non essendoci conferme ufficiali dalla sezione fallimentare del Tribunale di Busto Arsizio pare che sia stata consegnata una sola manifestazione da parte di almeno due imprenditori, Vender (foto sotto) e Plebani dicono i ben informati ma, come detto, di ufficiale non c’è ancora nulla. Il termine del 30 aprile non è vincolante e altri potrebbero presentare, nei prossimi giorni, interessamento. Intanto parte la macchina dell’asta fallimentare che dovrebbe sciogliere i dubbi entro i primi giorni di maggio.

Non c’è molto tempo da perdere, il quotidiano sportivo "Il Corriere dello Sport" parla di una data, il 5 maggio, giorno in cui gli imprenditori della famosa cordata dovrebbero firmare davanti ad un notaio la costituzione della nuova società che potrebbe chiamarsi Aurora Pro Patria, richiamando il nome della prima società di calcio bustocca nata nel 1909. Il 21 maggio, invece, la Pro Patria comparirà davanti alla giustizia sportiva per rendere conto dei mancati versamenti ai giocatori di contributi e stipendi ma per quella data, se tutto filerà liscio, la società avrà messo a posto i suoi conti o quasi.

Ora la nuova società dovrà anche fare i conti con la variante "esposto Cesena". La società bianconera, infatti, ha chiesto una pesante penalizzazione per i biancoblù a partire da questo campionato proprio a causa della situazione fallimentare della società che, secondo la dirigenza romagnola, avrebbe messo in piedi una squadra senza avere i soldi per mantenerla, denunciando una sorta di “doping amministrativo” o di “concor­renza sleale” non avendo la società lombarda ottempe­rato, per diversi trimestri, al pagamento di stipendi, con­tributi, Iva, etc, nonché tes­serato alcuni calciatori quando ormai era chiaroche la so­cietà bustocca stesse andando verso il fallimento.

Di certo la città è in fermento, sul forum dei tifosi Bustocco.it oltre alle più fantasiose ipotesi sul nome c’è anche uno zoccolo duro di tifosi che si dice pronto a rimanere incollato al pc fino a quando qualcuno non avrà notizie certe sulla presentazione della manifestazione di interesse. Nel frattempo i tifosi non sono rimasti con le mani in mano e hanno raccolto altri soldi per pagare la trasferta a Portogruaro della squadra.

LE PRIME DICHIARAZIONI DI PLEBANI

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Pubblicato il 30 Aprile 2009
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