Supermarket “ecologico ma rumoroso”, soluzioni in vista

A due settimane di distanza fischiano ancora le orecchie ai vicini del nuovo supermercato U2 (Unes) di Magnago. Per ora: perchè le cose sembrano mettersi bene, e l’azienda si sta mostrando disponibile ad ascoltare le lagnanze dei vicini che si sono improvvisamente trovati sul retro della struttura appena inaugurata, con i generatori a portata d’orecchio. Un caso "di scuola" di convivenza tutta da organizzare. Da un lato le legittime esigenze commerciali di una grande catena distributiva, oltretutto impegnata a lanciare un’immagine "verde" e innovativa con un punto vendita che impiega soluzioni ambientalmente corrette, dall’altro quelle altrettanto legittime di chi si cullava nella certezza di vivere in un tranquillo angolino di periferia. In mezzo, una strada larga pochi metri. Il ronzio dei generatori sul retro del supermercato era l’incubo dei vicini: ma soluzioni di buonsenso sembrano in vista.

La situazione che documentavamo "sul campo" due settimane or sono non ci permetteva di trinciare giudizi. Il rumore non appariva insopportabile, ma sentirlo ventiquattr’ore su ventiquattro non deve essere comunque una passeggiata. E il tema del rumore come elemento di disturbo della vita quotidiana è… sentito, è il minimo che si possa dire: esiste anche un sito specifico dedicato, con informazioni legali e sanitarie. Invece di battaglie legali e ansiolitici, tuttavia, i residenti di via Poerio potrebbero presto tornare a dormire sonni tranquilli – e già quelli odierni appaiono meno impossibili di quanto si temeva, a patto s’intende di tenere le finestre ben chiuse. Le ultime notizie, positive, ce le riferisce con soddisfazione Roberto Testa, che abita proprio di fronte ai generatori "incriminati" e che due settimane or sono aveva da dire alcune cosette. Oggi il tono è già diverso. «L’azienda si è mostrata molto disponibile, con noi, devo dirlo, e il direttore della filiale si sta facendo in quattro per venire incontro ai nostri problemi». Unes ha inviato dei propri tecnici a fare dei controlli, di giorno e di sera, sulle emissioni sonore, ma di scritto, riferisce il vicino, non è stato reso noto nulla: la vox populi locale parla di 47 decibel, quando il limite è 50. Comunque la disponibilità a intervenire c’è tutta: il generatore più rumoroso, che funziona in orario d’apertura, sarà rimpiazzato a giugno da una cabina Enel («richiesta dall’azienda già alla fine dell’anno scorso»); quello per i banchi frigo, che deve funzionare 24 ore su 24 tutti i santi giorni, sarà "messo a tacere" da barriere fonoassorbenti. Sparito il problema rifiuti dei primissimi giorni grazie ad Amga, è stato ridotto anche quello dei camion differenziando gli orari di carico e scarico durante la giornata: tanto di guadagnato con traffico, rumore e fumi di scappamento in meno la mattina presto. «Non solo: a tutela della nostra privacy ci hanno promesso che alzeranno una recinzione cieca intorno al deposito». Servizio completo, insomma. A riprova che quando c’è la buona volontà, i problemi si possono anche affrontare e risolvere di comune accordo. Qualcuno spunta ancora: l’ultimo è l’antifurto, che si è messo a suonare ad intermittenza dalle sette del mattino a Pasqua e Pasquetta, riferisce Alexandra Gatti, altra vicina del supermarket. «Parleremo anche di questo con il direttore, che comunque sembra davvero darsi da fare» dice, «è con il Comune di Magnago che invece non abbiamo ottenuto contatti. Ho chiamato più volte ma non sono riuscita a parlare con nessuno. Ora ho fatto una richiesta di acceso agli atti, adesso hanno un mese per rispondermi».