Terremoto: “In Abruzzo servono scarpe”
Aggiornamenti dal campo base di Poggio Picenze
Riceviamo e pubblichiamo
Ad una settimana dall’insediamento del campo base di Poggio Picenze CasaPound fa un primo bilancio delle attività svolte in Abruzzo: “In una settimana i volontari dell’associazione sono riusciti, dopo un momento di iniziale diffidenza, ad instaurare una proficua collaborazione con i cittadini e le autorità locali – spiega Gabriele Bardelli responsabile provinciale di CPI – da 4 giorni abbiamo avuto, su mandato del Sindaco, in gestione il deposito comunale di generi di prima e seconda fascia. Da questi partono quotidianamente i mezzi dell’associazione per distribuire, sul territorio comunale, gli aiuti che in maniera costante riceviamo da tutta Italia. Tamponata l’emergenza generi di prima necessità permangono tuttora grose carenze per alcuni materiali indispensabili, tra questi le calzature sono certamente ai primi posti , l’orario in cui il sisma si è abbattuto sulla regione ha contribuito a lasciare molte persone in situazioni di disagio tale da non avere nemeno calzature adatte alle difficili condizioni climatiche della stagione e del luogo. Per questo motivo ci sentiamo di lanciare un accorato appello al comparto calzaturiero lombardo, in primis a quello varesino, comparto che ha certamente contribuito in passato a rendere Varese conosciuta nel mondo, a loro chiediamo un piccolo sforzo, pur coscienti delle difficili condizioni in cui versa il settore, pensiamo che il buon cuore dei varesotti non mancherà di sostenere chi ora sta vivendo momenti complicati. ” L’associazione prosegue inoltre l’attività di raccolta sul territorio,nello specifico a Casale Litta presso le ex elementari di via Roma.
Ad una settimana dall’insediamento del campo base di Poggio Picenze CasaPound fa un primo bilancio delle attività svolte in Abruzzo: “In una settimana i volontari dell’associazione sono riusciti, dopo un momento di iniziale diffidenza, ad instaurare una proficua collaborazione con i cittadini e le autorità locali – spiega Gabriele Bardelli responsabile provinciale di CPI – da 4 giorni abbiamo avuto, su mandato del Sindaco, in gestione il deposito comunale di generi di prima e seconda fascia. Da questi partono quotidianamente i mezzi dell’associazione per distribuire, sul territorio comunale, gli aiuti che in maniera costante riceviamo da tutta Italia. Tamponata l’emergenza generi di prima necessità permangono tuttora grose carenze per alcuni materiali indispensabili, tra questi le calzature sono certamente ai primi posti , l’orario in cui il sisma si è abbattuto sulla regione ha contribuito a lasciare molte persone in situazioni di disagio tale da non avere nemeno calzature adatte alle difficili condizioni climatiche della stagione e del luogo. Per questo motivo ci sentiamo di lanciare un accorato appello al comparto calzaturiero lombardo, in primis a quello varesino, comparto che ha certamente contribuito in passato a rendere Varese conosciuta nel mondo, a loro chiediamo un piccolo sforzo, pur coscienti delle difficili condizioni in cui versa il settore, pensiamo che il buon cuore dei varesotti non mancherà di sostenere chi ora sta vivendo momenti complicati. ” L’associazione prosegue inoltre l’attività di raccolta sul territorio,nello specifico a Casale Litta presso le ex elementari di via Roma.
“ Sabato 18 inoltre per l’intera giornata – agiunge Bardelli – saremo presenti a Varese in Piazzale Trento (fronte stazione FNM) con un banchetto di raccolta presso cui la cittadinanza che desiderasse farlo potrà contribuire con materiali quali: prodotti per l’igiene personale, per la pulizia, piatti e posate in plastica, libri, giochi e quaderni per bambini, matite colorate ma anche coperte nuove ed indumenti intimi nuov i . E’ bene ricordare inoltre che nelle frazioni ci sono ancora persone che per non lasciare la propria casa da oltre una settimana vivono in macchina, chi avesse delle tende da mettere a disposizione degli sfollati non esiti a contattarci.”.
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