«Un bilancio basato sulla cementificazione». Bagarre in consiglio

Presentati il bilanci della Seprio Servizi e del comune. Contro il documento oltre ai consiglieri di minoranza anche l’ex vicesindaco Margutti e Tagliabue (Pdl). Candiani: "Accuse infondate"

Un bilancio basato sugli oneri di urbanizzazione, che favorisce la cementificazione. Analisi dei consiglieri di minoranza (Gruppo Ulivo, Città Nuova) e maggioranza (Margutti e Tagliabue, Pdl). Considerazioni che il resto della maggioranza rifiuta, accusando i critici di personalismi e scarsa analisi nella lettura dei dati.
È accaduto nella lunga seduta del consiglio comunale di martedì sera, 21 aprile, terminata soltanto alle due di notte. Un dibattito lungo che ha visto la presentazione del bilancio della Seprio Patrimonio Servizi (che non poteva essere votato), l’approvazione del bilancio di previsione del comune (con relativa bocciatura dei 32 emendamenti proposti dalla minoranza) e del piano triennale delle opere pubbliche 2009-2011.
Una seduta dai toni accessi, con chiare prese di posizione che ha confermato anche la spaccatura all’interno del Popolo delle libertà tradatese: nonostante il consigliere Rosario Tramontana ne dichiarasse la compattezza, i due consiglieri “dissidenti” hanno comunque bocciato l’importante documento politico dell’amministrazione tradatese.
 
Seprio Patrimonio Servizi. Il sindaco Stefano Candiani ha presentato il bilancio, sottolineando l’importanza del ruolo della società che vede come socio unico il comune ed evidenziando il lavoro svolto in questi anni, ma soprattutto quello a venire: «L’illuminazione, la manutenzione delle strade, la gestione idrica per cui si sta effettuando la manutenzione di importanti pozzi nonostante la crisi non sia presente. È un piano molto concreto che dà stabilità anche al Comune».
«Il nostro è un parere fortemente negativo perché è basato su vere acrobazie contabili – ha sottolineato Luca Carignola (Gruppo Ulivo) -. La Seprio è incapace di raggiungere gli obiettivi prefissati e il documento presentato è di oscura formulazione. Non si capisce perché 87 dipendenti al Comune costino 3,5 milioni di euro, mentre i 21 della Seprio costino 1,1 milioni. È un costo evidente per la comunità. Quelli presentati poi sono dati allarmanti oppure stesi per incapacità di programmazione». «Non c’è paura che qualcuno scapi con i soldi della cassa perché non ce ne sono – ha aggiunto critico Margutti (Pdl) -. Se potessi votare il documento, il mio voto sarebbe negativo. Propongo che per il futuro, per capire come lavora la società e poter intervenire anche con attività di controllo da parte del consiglio comunale, un report trimestrale con cui si verifichi l’operato della Seprio. Dobbiamo conoscere il piano operativo e sapere quando questo cambia rotta». Una proposta simile è stata presentata anche dal consigliere Carlo Uslenghi (Città Nuova) che ha proposto di attivare il controllo analogo «previsto dalla legge ogni sei mesi».
«C’è un sottofondo di accuse sgradevole – ha risposto Candiani -. Il documento presentato è completo: un conto sono le spese e un altro sono gli investimenti. Vi invito a leggere meglio le cifre, è tutto scritto. Non è un libro dei sogni, ma si tratta di opere reali che sono sotto gli occhi di tutti. Quella fatta da voi è una lettura superficiale. La verifica semestrale viene fatta normalmente, ma forse si dimentica che la Giunta approva qualsiasi opera o variazione al programma: la Giunta è l’organo esecutivo. Tutto viene poi pubblicato all’albo pretorio».
 
Bilancio di previsione 2009 e piano triennale opere pubbliche. Dopo la presa d’atto del bilancio della Seprio, il consiglio su questo punto si è alquanto “scaldato”. Anche perché la minoranza ha proposto una serie di emendamenti (32) per reperire risorse da destinare a un fondo anticrisi. Ma le proposte sono state tutte bocciate, con motivazione generale da parte dell’amministrazione, dal consigliere Mario Clerici (Lega Nord) e dell’assessore ai servizi sociali Cesare Crespi che il Comune si sta già movendo in questa direzione e questi fondi servirebbero solo a creare assistenzialismo. La seduta è poi passata alla votazione del bilancio.

«Questo documento è fortemente basato sugli oneri di urbanizzazione – ha spiegato Carignola -: così facendo si porta altra cementificazione. Altre amministrazioni in questo momento di crisi aumentano le spese per il sociale, Tradate le taglia di 163 mila euro, preferendo acquistare la pista di pattinaggio. Non è stato colto il senso politico dei nostri emendamenti». «Questo bilancio denota un’amministrazione comunale che si muove in base all’istinto – ha aggiunto Margutti -. Va bene la politica del fare, ma con cognizione di causa. Le cose vanno costruite, gestite, conservate, ma costano. Il rischio, però, è di alimentare una crescita edilizia per mantenere delle strategie che soffrono di manie di grandezza. Il Comune dovrebbe governare il cambiamento, non rovinare il territorio in modo barbaro».
«Sono le solite dichiarazioni critiche già scritte – ha risposto il sindaco -. L’analisi fatta dalla minoranza è approssimativa e lo dimostrano gli emendamenti presentati che non potevano nemmeno essere votati. Per quanto riguarda il resto, noi le cose negli anni le abbiamo fatte e si vede. Non c’è nessun’altra città della provincia che abbia cantieri pubblici aperti come a Tradate. queste osservazioni servono solo a fare cronaca spicciola sui giornali». «È un bilancio ambizioso – ha aggiunto il capogruppo della Lega, Mario Clerici – ci sono tante idee e tanti sogni. Se ci saranno difficoltà nell’attuazione faremo un passo indietro, ma noi ci vogliamo credere, come abbiamo sempre dimostrato».
Il documento è quindi stato posto in votazione e approvato con i voti favorevoli della maggioranza (Lega Nord + Pdl), ad esclusione dei consiglieri Margutti e Tagliabue (Pdl) che hanno votato con l’opposizione (Gruppo Ulivo + Città Nuova).

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Pubblicato il 22 Aprile 2009
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