Varese protagonista nella missione di Governo in Russia
21 le aziende locali e due le tappe "varesine" nella missione che ha portato nel grande paese dell'est Europa dal 5 al 9 aprile 500 imprenditori italiani, capitanati dal ministro Scajola
Sono in 21 gli imprenditori varesini nella missione russa organizzata dal Governo, insieme a Confindustria, Ice e Abi e che vedrà 500 imprese italiane nel paese da domenica 5 a giovedì 9 aprile, “accompagnate” dal Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola.
Una presenza varesina la cui importanza è ancora maggiore: oltre alle aziende locali si affianca, per esempio, una delegazione istituzionale varesina composta, tra gli altri, da Michele Graglia, Presidente dell’Unione Industriali; Vittorio Gandini, Direttore dell’Unione Industriali; Carlo Gallazzi, Presidente del Consorzio export-import Provex; Alberto Ribolla, Past President dell’Unione Industriali e attuale Coordinatore del Club dei 15 e Andrea Taroni, Rettore dell’Università Carlo Cattaneo-LIUC.
I rappresentanti dell’Unione Industriali faranno da “padroni di casa” anche in una delle tappe ufficiali della missione: più precisamente quella al “Punto Russia” (nella foto) che l’Unione industriali di Varese ha aperto a Mosca ormai da quattro anni. Letteralmente a due passi dal Cremlino, Punto Russia è stato realizzato nell’ottobre 2005 dall’Unione Industriali, con il supporto operativo del consorzio Provex e con il sostegno economico del Gruppo Intesa Sanpaolo: è una “testa di ponte” per gli imprenditori varesini fatta di una piattaforma logistica, uno showroom e un ufficio a disposizione delle imprese intenzionate a sbarcare o a incrementare le proprie attività sui mercati dell’Est Europa.
Un progetto che si è rivelato lungimirante e vincente cui si affianca l’attività portata avanti dall’Università Carlo Cattaneo – LIUC, che ha stretto da poco un accordo quadro con l’Università di San Pietroburgo: la St. Petersburg State Economics and Finance University, uno dei principali atenei russi, nonché il più importante polo di ricerca della Federazione Russa. «La parte che sta recitando il mondo produttivo e accademico rappresentato dall’Unione Industriali – spiega il direttore dell’associazione Vittorio Gandini – è direttamente proporzionale all’impegno portato avanti in questi anni per presidiare un mercato tra i più promettenti al mondo».
Uno sforzo “premiato” dalla stessa missione di Governo, Confindustria, Ice e Abi che ha voluto riconoscere nel programma ufficiale due interventi varesini. Il primo è del 6 aprile 2009, a Mosca. Il Presidente dell’Unione Industriali, Michele Graglia (al centro nella foto), parlerà a nome della missione italiana dell’apporto assicurato dalle associazioni imprenditoriali nell’approccio al mercato russo, raccontando la case history del PuntoRussia. Il secondo toccherà poi al Rettore dell’Università Carlo Cattaneo-LIUC, Andrea Taroni (a sinistra nella foto; a destra il presidente della Liuc Paolo Lamberti), che mercoledì 8 aprile parlerà a San Pietroburgo dell’alta formazione e dei rapporti che ora legano l’Università di San Pietroburgo con quella di Castellanza.
La parte istituzionale della missione si svolgerà a Mosca mentre quella che prevede incontri di business tra le imprese, toccherà anche le città di Ekaterinburg, San Pietroburgo, Krasnodar e Novosibirsk. «Mentre per alcune zone produttive del nostro Paese – spiega ancora Vittorio Gandini – questa missione è un momento esplorativo e di conoscenza, per quello varesino rappresentato dalla nostra associazione è un’occasione in più per stringere nuovi accordi e rinsaldare quelli già esistenti, proseguendo su una strada già tracciata da tempo». Un terreno, insomma, già conosciuto e sempre più battuto: come dimostrano del resto i numeri dell’export varesino, cresciuto in maniera vertiginosa in questi ultimi anni.
I prodotti locali che nel 2008 hanno varcato il confine per raggiungere la Russia hanno toccato un valore 196,5 milioni di euro. Livello che rappresenta un balzo in avanti del 41% rispetto al 2007 e del 72% rispetto al 2006. La quota maggiore va al comparto delle macchine e delle apparecchiature meccaniche che con un valore di 109,3 milioni di euro si ritaglia il 55,6% dell’export varesino destinato alla Russia nel 2008. Seguono il tessile-abbigliamento (30,8 milioni con una quota del 18,2%), i prodotti chimici (14 milioni con il 7,1%), gli articoli in gomma e materie plastiche (10,5 milioni con il 5,3%).
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Bustocco-71 su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
Felice su Il nuovo canile di Varese divide la politica: via Duno sì o no?
Felice su Recensioni false online, anche a Varese la battaglia dei ristoratori: «Ne basta una per distruggerti»
Takaya su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
GiovPio su L'incidente mortale a Gallarate e la sicurezza stradale. "In questa città non si fa nulla"
Damiano Franzetti su Un varesino a cinque cerchi: Thomas Larkin già convocato per le Olimpiadi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.