Varese violenta, 2 omicidi in 5 mesi. E l’ombra della droga

Lo spaccio è sempre più diffuso mentre le indagini sul delitto di via Ravasi sono ancora in corso. Gli inquirenti non escludono nessuna pista

C’è un allarme droga e coltelli a Varese? Ci sono stati due omicidi in 5 mesi, ma dai contorni diversi.  Il delitto dei via Ravasi di novembre, e quello di Dean Catic, hanno almeno due cose in comune: il pm Agostino Abate che ha condotto l’inchiesta, e il fatto che ci sia di mezzo un  morto ammazzato a coltellate. Ma forse c’è anche un altro elemento, ed è proprio la droga. Diversi investigatori, il sospetto ce l’hanno, anche se allo stato è troppo presto per fare ulteriori congetture. E’ un fatto anche che si stia cercando di capire che cosa stia avvenendo nel magmatico mondo dello spaccio in città, sempre più capillare. Una preoccupazione che è stata espressa anche da tanti ragazzi nei forum spontanei su internet, dove in molti ripetono che a Varese è diventato facilissimo comprare e smerciare droga tra i ragazzini, sensazione confermata anche dal dipartimento dipendenze dell’Asl.
Nel primo caso il traffico di stupefacenti e il controllo della piazza sembra la pista principe. C’è un killer venuto da lontano di cui ancora non sappiamo il vero nome ma che sembra essere dominicano. L’uomo è stato anche sentito in procura e il suo interrogatorio secretato. Lo spacciatore tunisino ucciso era ben conosciuto come abituale fornitore di droga. Il killer ha una storia dietro di cui si sa poco ma che in procura potrebbe già avere connessioni e spiegazioni plausibili. Nell’omicidio di Dean Catic la droga c’è ma è allo stato è solo un vago movente, che indica ad esempio il gip nella sua ordinanza. Il procuratore capo Maurizio Grigo esprime però preoccupazione: “Con tutte le cautele del caso – dice – però certo due omicidi dove in qualche modo sembra esserci di mezzo la droga, fanno pensare”.
Per la politica i due episodi sono diversi e sono stati valutati con un grado di allarme sociale differente. Dopo l’omicidio di via Ravasi che coinvolse un sudamericano e un tunisino, venne il capo della polizia, in un vertice straordinario del comitato per l’ordine e la sicurezza in provincia. In questi giorni, invece, no. Dai politici è giunto più un richiamo più di ordine educativo e valoriale, mentre il ministro Maroni ha affermato che forse le ronde avrebbero potuto dare una mano, difendendo la sua politica dell’ordine pubblico.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2009
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