Brandi ai candidati: “Rendiamo pubbliche le nostre dichiarazioni dei redditi ”
La candidata della Pdl- Berlusconi per Brandi lancia una proposta ai colleghi delle altre liste. «Bisogna tornare ad ascoltare la gente»

La lista della Pdl ci sono cinque indipendenti con una presenza varia: tre medici, due commercianti, due artigiani, una psicologa, due professionisti, un architetto “convertito” all’agricoltura, un esperto in energie alternative. «Sono tutte persone abituate ad ascoltare a sentire i bisogni della gente – continua la candidata -. Vorrei citare, ma solo per un fatto affettivo, Aquilino Magnani, padre di un candidato della mia lista, che 20 anni fa mi ha portato nell’avventura della politica e quindi questa candidatura, adesso che lui non c’è più assume un significato affettivo».
La lista ha solo dodici candidati «perché è brutto non essere eletti e quindi non potevo chiedere a qualcuno di perdere a priori».
La lista ha solo dodici candidati «perché è brutto non essere eletti e quindi non potevo chiedere a qualcuno di perdere a priori».
La Pdl non avrà al suo fianco la Lega Nord , che correrà da sola. «Mi addolora, però vorrei fare gli auguri alla collega ( la Lega presenta una donna candidato sindaco ndr) e a tutti gli altri. Anzi, faccio loro una proposta per presentarci alla cittadinanza: nei prossimi giorni porterò il mio 730 (dichiarazione dei redditi ndr) in comune, in modo che qualsiasi cittadino possa vedere quanto guadagno. La legge non ci obbliga a farlo, però a me sembra un bel gesto di trasparenza nei loro confronti».
Il programma prevede un’attenzione particolare alle associazioni, la rivalutazione dei due borghi, Gazzada e schiano, con il recupero delle tradizioni e delle radici, con l’attivazione di attività sociali per giovani e anziani. «Il vecchio municipio potrebbe diventare un polo aggregazione per la vita associativa».
Rosi Brandi fa un’ultima promessa: «Se sarò eletta i libri di tutti gli alunni di prima media saranno pagati dall’amministrazione comunale e questa spesa sarà finanziata con la riduzione del 50 per cento dell’indennità di carica. Perché quando uno spende deve sapere dove prendere i soldi».
Ogni promessa è debito.
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