Carrozze del metro solo per milanesi? No grazie

La proposta del leghista Matteo salvini riceve un coro di no e di proteste

La proposta di Matteo Salvini di dedicare "carrozze metro solo per i milanesi" ha scatenato il putiferio. E non poteva essere diversamente. Il capogruppo leghista in consiglio comunale a Milano e candidato alle elezioni europee rincara. "La mia proposta sarà valida fra dieci anni se la sicurezza nei trasporti pubblici meneghini non cambierà". E poi ha precisato: "I posti saranno riservati ai milanesi sì, ma di qualsiasi razza e colore. Chi mi critica non ha mai preso certe linee a rischio. Lo faccia, e cambierà idea".
Su questo sono inteventuti moltissimi esponenti politici.
Gianfranco Fini: "Proposte del genere non si fanno perché sono offensive della Costituzione e della dignità delle persone, a prescindere dal colore della pelle".
Dario Franceschini (Pd): "La proposta dei posti a sedere solo ai milanesi conferma l’atteggiamento razzista della maggioranza. E’ successo già una volta nella storia, 50 anni fa, negli Stati Uniti, Rosa Parks, donna nera, si rifiutò di alzarsi da uno dei posti dell’autobus riservati ai bianchi. Da quell’episodio partì la lotta di Martin Luther King".
Filippo Penati (Pd): "A Milano proposte razziste per coprire l’assenza del Governo su un’escalation di violenza. La Moratti garantisca che Atm non dara’ seguito alle sparate di Salvini. Dalla politica degli annunci senza un seguito concreto siamo passati a chi la spara piu’ grossa".
Walter Veltroni (Pd): "Quando si sente dire che in un vagone della metro ci debbono stare solo quelli che sono nati in un certo posto, si torna ai momenti peggiori della nostra storia".
Vittorio Agnoletto (Rifondazione comunista): "Un esponente politico non puo’ permettersi il lusso di pronunciare parole cosi’ pesanti, quasi senza pensarci. Persino Fini e altri esponenti del centrodestra si vergognano di avere come alleati personaggi come Salvini o Borghezio".
Gabriele Albertini (Pdl): "La proposta di Matteo Salvini è semplicemente inaccettabile e rimane tale anche se si tratta di una semplice provocazione".
Mario Mauro (Pdl): "Nel caso si prendessero sul serio tali affermazioni si cadrebbe in baratro fatto di intolleranza, fortemente discriminatorio nei confronti degli stranieri".
Massimo D’Alema (Pd): "È grottesca la proposta di quello che vuole i posti in metro per i milanesi. E’ razzismo vero, come quello contro i meridionali".
Marco Cipriano (Sinistra democratica): "Le dichiarazioni di Salvini sono chiari segnali di un ritorno preoccupante al razzismo e vanno denunciati. Non si possono nemmeno minimizzare e considerare episodi trascurabili o fraintendimenti".
Cristiana Muscardini (Pdl): "Mi auguro Salvini si sia espresso male, perche’ sarebbe indegno che per catturare qualche preferenza elettorale si continuasse ad offendere non solo la Costituzione italiana ma la dignità delle persone".
Margherita Hack (Pdci): "Non ho parole. Siamo all’apartheid allo stato puro. La politica di questi signori del governo sta producendo uno schifo quotidiano. Ogni giorno il limite dell’incivilta’ si sposta verso il baratro. Cosa altro deve accadere per risvegliare le coscienze democratiche del nostro Paese?"
Monica Frassoni (Sinistra e libertà): "Quella della Lega ormai non sono, purtroppo, solo provocazioni, come dimostrano il censimento dei bimbi rom, la fiducia sul ddl sulla sicurezza, il reato di immigrazione clandestina ed il tentativo di far passare le norme sui presidi-spia e sui medici delatori. Questa è l’ennesima testimonianza di come l’Italia stia diventando fanalino di coda in Europa nelle politiche contro il razzismo, nella tutela dei diritti delle persone e nell’accoglienza".
Stefania Craxi (Pdl): "Provocazioni come quelle di Salvini sono gravi ed offendono la storia stessa del nostro Paese, una storia intrisa di solidarieta’ con i popoli che sono ora nella situazione in cui si trovavano tanti nostri connazionali fino ad alcuni decenni or sono".
Mario Borghezio (Lega): "È una proposta provocazione, ma certamente nasce da una segnalazione insistente che abbiamo dappertutto, non solo in Padania ma anche a Roma".
Luca Volontè (Udc): ”Prima le ronde, poi gli inviti in carrozza per soli milanesi ‘doc’. Tanto rumore per nulla, purche’ sia provocatorio. Salvini si e’ inventato il solito specchietto per le allodole tentando di attirare gli elettori piu’ esasperati, salvo poi tirarsi opportunamente indietro. Magari, la prossima trovata della Lega sara’ un campo di concentramento per chi non ha il Dna padano”
Enrico Marcora (Udc): "Salvini da’ voce ai piu’ bassi istinti di una minoranza xenofoba, sperando in una crescita del consenso. Da anni, governi di centro destra e di centro sinistra parlano di sicurezza, di legalita’, di tutela dei cittadini e allo stesso momento tagliano i fondi e gli stipendi alle forze dell’ordine. La pessima politica contro gli agenti ha creato un vuoto istituzionale dove trovano spazio il razzismo e la giustizia ‘fai da te’, benzina per i partiti estremisti".
Giovanna Melandri: "E’ gravissimo, allora, sentir proporre da un deputato la possibilità di riservare i posti della metro ai soli milanesi – insiste Melandri -. E’ un’affermazione che offende la nostra storia e la nostra civiltà. Siccome credo che il razzismo si combatta soprattutto con l’educazione, regalerò all’on. Salvini un libro di Martin Luther King."
Carlo Giovanardi (Pdl): "La proposta di Salvini di riservare i vagoni della metropolitana ai milanesi ha la credibilita’ degli scherzi di carnevale o dei pesci d’aprile".
Barbara Saltamartini (Pdl): ”Credo che sull’uguaglianza e pari dignita’ dei cittadini non siano ammissibili boutade di qualunque tipo, nemmeno in campagna elettorale. La sicurezza e’ un tema serio e va affrontato garantendo il rispetto della legalità".
Barbara Pollastrini (Pd):  "Un governo decente avrebbe espresso una condanna ufficiale, ed inequivocabile. Ma questo premier non puo’ farlo. Ha le mani legate, dal patto che lo vincola al Carroccio e dalla sua caduta di prestigio".
Andrea Ronchi (Pdl): "Demagogica ed innaccettabile. Stimo Salvini – ha aggiunto il ministro a margine dell’Assise della sussidierietà in corso a Milano, ma questa volta ha detto una sciocchezza".
Ignazio La Russa (Pdl): "La Lega ci mette in difficoltà per quattro voti".

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Pubblicato il 08 Maggio 2009
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