Contro la violenza sulle donne, “La storia di Francesca”
La mostra itinerante della fotografa e videomaker brasiliana Isabel Lima presentata dalla Rete dei Centri Antiviolenza della Lombardia approda a "La Casa di Vetro"
“La storia di Francesca”, la mostra itinerante della fotoreporter e videomaker brasiliana Isabel Lima presentata dalla Rete dei Centri Antiviolenza della Lombardia con il patrocinio della Provincia di Milano, arriva a La Casa di Vetro (Milano, via Luisa Sanfelice 3). L’autrice, prendendo spunto dalla vicenda tragica di una giovane donna di Macerata, miracolosamente sopravvissuta alla violenza del marito che l’aveva gettata in coma in un cassonetto avvolta in un telo di plastica, dedica la sua performance «a tutte le donne che invece non possono più vedere, sentire, parlare a causa della violenze subite dentro le mura domestiche dai loro compagni».
Francesca è un simbolo. La sua storia insieme a tante altre è stata raccontata nel libro scritto a più mani (femminili) “Amorosi e Assassini. Storia di violenza sulle donne”, pubblicato nel 2008 da Laterza. Francesca è una giovane donna di 36 anni di Macerata che il marito ha cercato di uccidere, colpendola fino a ridurla in coma e gettandola in un sacco di plastica dentro un cassonetto della spazzatura. Ritrovata miracolosamente ancora viva, ha potuto raccontare la sua storia e ottenere giustizia. Ma moltissime altre donne, appartenenti a ogni ceto sociale perchè la violenza domestica non guarda in faccia a nessuno, non hanno avuto la stessa fortuna.
«Il mio lavoro – spiega Isabel Lima – ha lo scopo di portare alla ribalta un problema che è molto discusso tra le donne, molto meno da tutta la società civile. L’attenzione a mio avviso non va focalizzata tanto sugli uomini che si rendono responsabili di delitti odiosi ma sulle donne che patiscono senza protestare. Quante sono quelle che credono di meritarsi le botte? Tante e io voglio parlare di loro».
Le donne immortalate nei ritratti in bianco e nero e in grande formato di Isabel Lima non sono le vere vittime, ma potenti icone che chiedono rispetto in nome di tutte. A spingerla nella sua denuncia un fatto di cronaca: una ragazza di 23 anni suicida a causa degli abusi subiti da piccola dal padrino. «Nessuno le ha creduto, neppure la madre – racconta Isabel- . Ho visto quello sguardo e da quel momento ho iniziato la mia campagna per dire basta».
L’esposizione è allestita con la collaborazione di Eff&Ci – Facciamo Cose, che inaugura così la sua attività rivolta a fornire servizi a chi opera nel sociale e nella cultura e agli artisti emergenti.
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dal 21 al 24 maggio
La Casa di Vetro via Luisa Sanfelice 3, Milano
Inaugurazione:
Venerdì e sabato: dalle 10 alle 20
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