Convegno Ancai, gli ambientalisti chiedono di non dimenticare il territorio

Wwf, Legambiente, Covest e Unicomal chiedono ai sindaci di non dimenticare i temi ambientali nella discussione dell'VIII convegno nazionale che si terrà a Malpensa l'8 maggio

Riceviamo e pubblichiamo
 
Si svolge domani a Malpensa “IL DIALOGO”, VIII Convegno nazionale dell’ANCAI, con tre interessanti argomenti all’ordine del giorno: piano nazionale degli aeroporti, compatibilità ambientale, piani di rischio.
Questo Convegno a Malpensa ci da modo di precisare i maggiori punti critici, dal punto di vista economico, trasportistico e, soprattutto, ambientale, creati da questo aeroporto.
Leggendo il recente “Rapporto ambientale 2008”, redatto a cura di SEA, si ha invece l’impressione che l’ambiente descritto sia un’oasi felice, senza nessun problema, ma è scritto dal Gestore e, evidentemente, l’enfasi è notevole.
Dalle premesse riportate nel pieghevole del Convegno, e questa è la voce dei sindaci, si capisce che il maggior interesse è negli aspetti commerciali dell’aeroporto e del suo indotto che potrebbero”diventare il motore per la difficile compensazione sul territorio circostante e risolvere l’impatto ambientale e l’incidenza sulla qualità della vita dei cittadini”: leggasi “soldi in cambio della salute”. Quindi i sindaci vedono situazioninon così idilliache come il gestore di SEA, ma sono possibilisti e fiduciosi nelle eventuali compensazioni: ovviamente non condividiamo. L’aeroporto è un’infrastruttura e le infrastrutture scambiano danno ambientale con beneficio sociale, così dicono gli esperti, che però aggiungono: invece Malpensa produce danno ambientale e maleficio sociale.
Lo diciamo da anni ed ora è noto a tutti: l’abnorme concentrazione di voli e di lavoratori costituiva a Malpensa una bolla destinata a scoppiare, ed è scoppiata facendo pagare ai più deboli gli errori e gli orrori di politici ed amministratori.
Ora, dopo la frenata del traffico aereo prodotta dall’inevitabile de-hubbing operato da Alitalia, Malpensa è tenuto a galla dai voli low cost, una strategia ed una situazione che non ci trova d’accordo. Continuiamo a ritenere che, con il mancato rispetto del piano regolatore, a Malpensa si è creata e si è sempre più consolidata una situazione di illegalità (già denunciata in un documento firmato da 87 sindaci) e di totale deregulation. L’elenco delle regole disattese è parecchio lungo e ne citiamo solo alcune: la rete di monitoraggio del rumore gestita con molta confidenza da SEA, il mancato controllo del rispetto delle procedure di volo degli aerei, la mancata applicazione dell’uso alternato delle piste, lo strano immobilismo della commissione aeroportuale che non arriva a nessuna conclusione (doveva stabilire entro 90 giorni le rotte definitive e invece, dopo sette anni, ancora niente).
Riteniamo che un piano nazionale degli aeroporti, che tenga conto dell’analisi origine-destinazione dei passeggeri, possa risolvere, con un giusto dimensionamento dei volumi di traffico, anche le decennali controversie ambientali di Malpensa. Senza però “dimenticare”, come invece è stato nella storia di Malpensa, che i piani regolatori degli aeroporti devono essere sottoposti alle Valutazioni Ambientali secondo le direttive europee e le leggi nazionali anche se, per chi vede solo gli interessi economici, questo aspetto costituisce solo un evitabile fastidio. La sentenza Quintavalle infine, pochi mesi fa, ha fatto chiarezza su una situazione di inquinamento veramente drammatica, che il gestore ha cercato in tutti i modi di dissimulare mentre i sindaci ne hanno tranquillamente ignorato il contenuto potenzialmente devastante se, partendo dalle conclusioni del tribunale, che ha accertato i danni alla vegetazione, si spostassero le indagini sulla salute umana. I sindaci, ripetiamo, tutti zitti. Ne parleranno forse domani durante il convegno?
 
WWF Italia, LEGAMBIENTE Gallarate, LEGAMBIENTE Novara, C.OVES.T. ONLUS Varallo Pombia, UNI.CO.MAL. Lombardia, AMICI DELLA NATURA AD ARSAGO

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2009
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