Era già avvenuto al Giro del Trentino, si è ripetuto oggi al Giro d’Italia. In volata Danilo Di Luca è più rapido del nostro Stefano Garzelli e così l’abruzzese ha conquistato la quarta tappa della corsa rosa aggiudicandosi in uno sprint a ranghi ridotti il traguardo di San Martino di Castrozza.
Nella prima frazione di montagna il successo di Di Luca è solo la prima delle tante notizie interessanti; le altre riguardano la maglia rosa, Lance Armstrong e i grandi pretendenti al successo finale.

Il simbolo del primato passa dalle spalle larghe di Petacchi – che è rimasto davanti finché ha potuto – a quelle più agili del
promettente svedese Thomas Lovkvist del Team Columbia, già vincitore dell’Eroica a inizio stagione. Ma forse è ancor più importante quanto è accaduto ad
Armstrong: durante la bagarre finale il texano si è staccato nel corso dell’ultimo chilometro e
ha pagato 15”. Nulla di trascendentale, ma alla vigilia della tappa dolomitica questo è un campanello d’allarme per il sette volte maglia gialla. Problemi che non hanno avuto gli altri grandi favoriti, tutti presenti nel gruppo dei migliori: se Di Luca, Garzelli e Pellizzotti hanno occupato il podio, gli altri sono rimasti tra i primi fino alla fine.
Basso ha corso con autorità anche grazie all’azione di Szmid, uomo Liquigas che ha tenuta alta l’andatura fino alla stretta conclusiva; Simoni dal canto suo ha chiuso subito alle spalle dei primi (mentre Scarponi ha lasciato qualche briciola di tempo, 6”), Cunego avrebbe fatto la volata se non avesse avuto un problemino tecnico, Menchov, Leipheimer e Sastre sono arrivati nei dintorni di Ivan.
La tappa ha vissuto a lungo su un’azione che ha avuto tra i protagonisti l’eroe della tappa di Varese corsa l’anno passato, Jens Voigt. L’esperto tedesco è stato in fuga fino a 3 chilometri dall’arrivo, lasciando indietro gli altri atleti protagonisti dell’azione. Ultimi ad arrendersi sono stati Bellotti e De Bonis che erano passati in testa sul primo Gpm sul passo di Croce d’Aune.
Alle spalle di Voigt grande prova della Lpr-Farnese Vini impegnata sia ad assistere Petacchi, sia a tirare Di Luca: proprio la squadra diretta da Bordonali è stata grande protagonista anche se l’Acqua&Sapone con Codol si è mossa bene per favorire Garzelli. Bravi anche i Liquigas, mentre l’Astana – forse intuendo le difficoltà di Armstrong – non è mai entrata in azione.
Come di consueto, la carovana guarda già al futuro prossimo. Dopo l’antipasto di San Martino, ora tocca al piatto forte dolomitico, l’arrivo all’Alpe di Siusi. La quinta tappa è sì breve (125 chilometri) ma inizia subito con l’ascesa al Passo Rolle e termina con una lunga salita finale che dura ben 25 chilometri con pendenze crescenti fino a un massimo dell’11%. Chi non ha le gambe, ancora una volta, viene tagliato fuori: l’Alpe è roba per capitani.
Giro d’Italia – 4a tappa
Padova – San Martino di Castrozza (162 Km)
Ordine d’arrivo: 1) Danilo Di Luca (Ita – Lpr-Farnese) in " (media); 2) Stefano Garzelli (Ita – Acqua&Sapone) s.t; 3) Franco Pellizzotti (Ita – Liquigas); 4) Mauricio Soler (Col – Barloworld); 5) Gilberto Simoni (Ita – Diquigiovanni); 8) Ivan Basso s. t.; 32) Lance Armstrong a 15”.
Classifica Generale: 1) Thomas LOVKVIST (Swe – Columbia); 2) Danilo Di Luca (Ita – Lpr-Farnese) a 2"; 3) Michael Rogers (Aus – Columbia) a 6"; 4) Yaroslav Popovich (Ukr – Astana) a 26”; 5) Levi Leipheimer (Usa – id.) s. t.; 6) Lance Armstrong a 28"; 11) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 53"; 18) Stefano Garzelli (Ita – Acqua&Sapone) a 1’09".
Maglia Ciclamino: Petacchi 51 pt, Farrar 38, Di Luca 29.
Maglia Verde: Di Luca 15, Garzelli 10, Pellizzotti 6.
Maglia Bianca: Lovkvist, Augustyn a 1’20", Seeldrayers a 1’33".
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