Dopo quarant’anni, stretta di mano fra le vedove Pinelli e Calabresi
L'incontro si è svolto al Quirinale in occasione del “Giorno della memoria” delle vittime del terrorismo e delle stragi
Una stretta di mano "storica" per l’Italia. È quella fra Licia Rognini, vedova di Giuseppe Pinelli e Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi in occasione del “Giorno della memoria” delle vittime del terrorismo e delle stragi. La cerimonia si è svolta come ogni anno al Quirinale, ma quest’ano, per la prima volta, il presidente della Repubblica ha deciso di invitare anche la vedova di Pino Pinelli, vedova del ferroviere anarchico ingiustamente sospettato della strage di Piazza Fontana e che morì dopo un volo dalla finestra della questura di Milano nel ’69. Accompagnata dalle figlia, la donna è rimasta seduta per tutto il tempo della cerimonia. Poco distante da lei era seduta un’altra vedova, quella del commissario Luigi Calabresi, ucciso in un agguato nel ’72 dopo che una campagna di stampa lo rappresentò come responsabile della morte di Pinelli.
Preceduta dalla deposizione di una corona di fiori Capo dello Stato in via Caetani davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell’on. Aldo Moro si è quindi celebrato il “Giorno della memoria”, istituito con la legge n. 56 del 4 maggio 2007 “al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice”. Presenti le Associazioni e di numerosi familiari di vittime di atti di terrorismo. Lo spirito della cerimonia è stato richiamato dal Presidente Napolitano. «Oggi c’è più consapevolezza di cosa siano stati quegli anni e c’è il tentativo di costruire una storia comune». Il Capo dello Stato, alla domanda dei giornalisti sull’invito a partecipare alla cerimonia rivolto a Gemma Calabresi e a Licia Pinelli, ha risposto: «Penso che ci siano segni positivi per il superamento di una stagione di anni laceranti e distruttivi come quelli dalla fine degli anni ‘60 agli anni ’80, culminati con il terrorismo delle Br e l’omicidio dell’on. Aldo Moro».
La cerimonia si è aperta con la proiezione di alcuni brani del film-documentario “Vittime”, realizzato su iniziativa dell’Aiviter (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo) con il contributo del Ministero dei Beni Culturali e di Rai Cinema, dedicato ai sopravvissuti, ai familiari e alle vittime degli atti di terrorismo in Italia dal 1969 al 2003. A seguire l’intervento di Francesca Dendena, Presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strage di Piazza Fontana, nella ricorrenza del 40° anniversario della Strage. Monsignor Giorgio Nencini, già cappellano militare a Nassirya, ha presentato il volume “Ai caduti delle missioni all’estero”, realizzato dal Ministero della Difesa, dedicato a tutti gli italiani, militari e civili, che dal 1950 ad oggi hanno perduto la vita nel contesto delle attività operative in cui il nostro Paese è stato e continua ad essere impegnato a sostegno della pace e contro il terrorismo internazionale. Nel corso della cerimonia l’attore Luca Zingaretti ha letto una riflessione sul terrorismo di Walter Tobagi pubblicata poco prima del suo assassinio. La studentessa Francesca Rossetti ha presenteto il lavoro compiuto per il libro “Sedie vuote. Gli anni di piombo: dalla parte delle vittime”, che raccoglie le testimonianze di familiari di vittime degli anni di piombo alcune delle quali saranno lette da Zingaretti.
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