«E’ un bel paese, amato da chi ci vive»
Liborio Rinaldi sindaco uscente traccia il bilancio del suo mandato
Cinque anni da Sindaco a Bodio Lomnago qual è il bilancio del lavoro di questa Amministrazione?
E’ difficile sintetizzare 5 anni di lavoro intenso in poche righe, soprattutto pensando a come è cambiato il mondo e di conseguenza le esigenze dei cittadini in questo periodo. Però compito di una Amministrazione è anche quello di non essere cristallizzata, ma di saper cogliere il mutamento delle priorità e di affrontarle nel modo più adeguato. Mi riferisco in particolare alla pressione delle problematiche sociali, che si sono fatte sempre più stringenti e consistenti, che richiedono risposte che necessariamente devono diventare prioritarie su ogni altra urgenza. Penso che siamo riusciti a far fronte in modo soddisfacente a tutto ciò, senza sacrificare peraltro le altre molteplici esigenze.
La cosa più importante che è riuscito a realizzare e una che avrebbe voluto fare.
Aver sostenuto la nostra scuola primaria con ogni mezzo, portandola a livelli di eccellenza, al punto d’essere diventata punto di riferimento anche per i paesi vicini; abbiamo istituito fin dall’inizio del mandato la mensa e il doposcuola, iniziative che hanno registrato una crescita esponenziale di richieste, a riprova di quanto ne fosse sentita l’esigenza. Sempre in tale ottica abbiamo avviato un importante progetto che permetterà nel giro di un anno il raddoppio delle classi. Ci siamo anche rivolti alle esigenze dei piccolissimi, e delle loro mamme – sempre di più – che lavorano, con l’istituzione dell’asilo nido, che di conseguenza ha permesso di sostenere anche la scuola materna. Insomma, abbiamo realizzato un vero e proprio progetto educativo globale ed integrato sui più piccoli, dalla più tenera età fino alle soglie della scuola secondaria. Nel prossimo quinquennio vogliamo prestare analoga attenzione ai più grandicelli, con appositi interventi. Del resto, se non si investe sui giovani, che sono il nostro futuro, su che cosa lo si deve fare?
Le cose che avrei voluto fare sono contenute nel programma che divulgheremo nei prossimi giorni, nella continuità delle numerose e svariate realizzazioni che sono sotto gli occhi di tutti.
Una definizione del suo paese.
E’ un bel paese, amato da chi ci vive, orgoglioso d’essere suo cittadino, e che merita d’essere vissuto dal lago fino alla collina.
Pregi e difetti.
Pensiamo d’avere il pregio d’essere consapevoli delle nostre tradizioni e proprio per questo essere in grado di saper affrontare e superare le sfide del futuro non facile che ci attende, calibrando in quest’ottica l’attività amministrativa. I difetti, che certo non mancheranno, li lascio al giudizio dei lettori. Del resto tra l’immobilismo e il fare, con il rischio di commettere qualche errore, siamo per questa seconda scelta.
Si ricandiderà?
Sì, parlando con la gente ho maturato la decisione di ricandidarmi con un gruppo di persone che sono impegnate da tempo nella vita cittadina in vari campi e si sono ritrovate attorno alla stessa idea di paese, al di là delle singole convinzioni partitiche.
Il progetto comune è quello di porre la persona e la sua felicità, direbbero gli americani, al centro di ogni decisione in ogni campo dell’attività amministrativa. E’ questa la vera politica, la politica per il bene del proprio paese, al quale mi sento di dedicare altri cinque anni di impegno.
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