Ecco Wolfram: lo sfidante intelligente di Google

Dopo mesi di attesa l'erede dei motori di ricerca ha fatto il suo debutto. Wolfram non offre una lista di siti, ma prova a rispondere in modo completo a qualunque domanda dell'utente

Un erede, reale, di Hal 9000. Un computer saputello, in grado di dare una risposta a qualunque domanda, comunque venga posta. L’erede dei motori di ricerca e, allo stesso tempo, l’esatto opposto dei motori di ricerca.
 
Questo è Wolfram Alpha, l’attesissimo servizio web realizzato da Stephen Wolfram (padre del software di simulazione algebrica, Mathematica). Il portale, già soprannominato il Google killer, ha fatto il suo debutto durante il week-end, ricevendo recensioni decisamente disparate.
 
Per prima cosa Wolfram è ben diverso da Google. La sua risposta ad una chiave di ricerca, infatti, non è una lista di pagine web, ma un insieme di informazioni. Se ad esempio chiediamo a Wolfram "Chi è Silvio Berlusconi" (Who is Silvio Berlusconi) non ci verranno mostrati dei siti, ma il ruolo di Berlusconi, data e luogo di nascita e linea temporale. 
 
Il bello di Wolfram è che sa rispondere, in modo dettagliato, alle domande più disparate. Possiamo chiedere dov’è Varese, ed apparirà una cartina, possiamo chiedere informazioni sul brano I will Survive ed appariranno interprete, autori, data di uscita e posizione in classifica. Wolfram va fortissimo in matematica: risolve equazioni, ci spiega le formule, ci aiuta a risolvere problemi. O ancora possiamo chiedere le calorie di un alimento, informazioni sul traffico, dati socioeconomici, meteo, anagrammi e così via, quasi all’infinito. Ma possiamo anche chiedere, più semplicemente, perché il cielo è blu o le differenze tra Varese e New York.
 

La capacità di Wolfram di capire le domande, e di offrire informazioni dettagliate, è effettivamente impressionante (anche se "capisce" solo l’inglese e spesso può essere messo in difficoltà). Che possa sostituire un motore di ricerca, però, è difficile. Chi usa Wolfram difficilmente visita siti esterni, e questo va al di là della natura del web. Qualcuno, i più critici, considera Wolfram una versione supermoderna di Wikipedia.

Dove andrà il futuro? Google non sembra tranquillissimo, in questi giorni ha chiaramente aumentato il tasso di innovazione con nuovi servizi, segno che la concorrenza fa sempre bene. Ma chi vincerà, se qualcuno vincerà, non potrà dirlo nessuno. Nemmeno il bravissimo Wolfram. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2009
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