Evade dai domiciliari ed abbatte una colonnina di un distributore: arrestato

Incidente stradale con fuga di carburante… e tentata fuga del responsabile ad Olgiate Olona. Verso le 13 di oggi un furgone ha urtato e divelto una delle colonnine di erogazione del carburante del distributore di benzina Agip posto all’incrocio tra le vie Diaz e Matteotti, in pieno centro abitato. L’incidente ha causato un’immediata e potenzialmente assai pericolosa fuoriuscita di benzina: sono stati subito avvertiti i vigili del fuoco della caserma del Sempione per scongiurare ogni rischio di esplosione o incendio. Alla guida del veicolo, un vecchio Ford Transit, si trovava un pregiudicato, attualmente agli arresti domiciliari, che dopo il sinistro ha tentato di fuggire a piedi. L’uomo è stato però rapidamente bloccato dal gestore del distributore con l’aiuto del figlio e a consegnato agli agenti della Polizia Locale olgiatese e ai carabinieri della stazione di Castellanza.

Alle spalle della vicenda c’era un diverbio scoppiato proprio tra il gestore e il pregiudicato, O.L., 41 anni, nativo di Romentino ma residente a Trecate dove avrebbe dovuto restare agli arresti domiciliari. Infatti l’uomo aveva qualche giorno fa pagato un pieno da un centinaio di euro con una ssegno di valore considerevole, risultato poi rubato. Ieri, come da accordi, si era ripresentato per ottenere "il resto" (1300 euro). Da lì il diverbio con il gestore della pompa e il figlio di questi. Il pregiudicato ha tentato a questo punto la fuga procurando il danno, un piccolo (per fortuna) disastro, e quasi investendo anche un portalettere in scooter. Poi ha cercato la fuga a piedi, ma non è andato lontano: lo hanno riacchiappato ilg estore e suo figlio. I carabinieri lo hanno poi tratto in arresto per evasione.
Nel frattempo l’area interessata dallo sversamento di benzina è stata subito coperta con un velo di schiumogeno e solo dopo quest’operazione compiuta dai pompieri è stato possibile rimuovere il furgone, posto immediatamente sotto sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. In capo ad un’ora la squadra ha potuto rientrare in caserma, una volta messa in sicurezza l’area.