Giorgetti: “Per Malpensa abbiamo fatto quello che potevamo”
Lega sottoposta a duri attacchi da centrosinistra dopo la conferma del disimpegno della nuova Alitalia
«Per difendere Malpensa abbiamo fatto quel che potevamo con i nostri mezzi. Noi abbiamo un 10%; a difendere con coerenza il Nord siamo solo noi, Formigoni e la Moratti, poi altri lo fanno solo a intermittenza». Così Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione bilancio della Camera dei Deputati e segretario nazionale della Lega Nord. L’onorevole del Carroccio, tra i vari impegni di questa campagna elettorale, ha trovato il tempo anche per fare un salto, insieme all’assessore provinciale Bruno Specchiarelli, in quel di Arsago Seprio, uno dei Comuni della "cintura" di Malpensa, per sostenere a candidatura a sindaco di Guido Peruzzotti. La Lega subisce in questi giorni duri attacchi dal centrosinistra, fungendo un po’ da "parafulmine" dell’intero centrodestra dopo le discusse operazioni che hanno dato vita a Cai prima, alla nuova Alitalia poi, sempre lasciando irrisolto il nodo dell’aeroporto, sul quale invece si era giocata senza esitazioni la campagna elettorale delle politiche 2008. Un anno dopo, Malpensa è in crisi, ma Giorgetti non dispera: ha fede. Nel libero mercato, con la liberalizzazione degli slot, i diritti di volo. «Se funziona il mercato, il Nord vince: a Roma vengono i turisti, qui si viene anche per affari». Che la crisi globale abbia mostrato tutti i limiti della fede nel mercato, non gli appare evidente. I fatti per ora parlano di un’affermazione della politica, o meglio della politica in affari. «Il governo ha detto: basta soldi pubblici ad Alitalia» (salvo prestiti-ponte, s’intende). «Le soluzioni erano due: quella di Prodi, che mettendo Alitalia in mano ad Air France avrebbe segnato la fine dell’hub Malpensa, e quella della cordata italiana voluta da Berlusconi e sopportata dalla Lega». La cordata ha scelta Roma, naturalmente: secondo Giorgetti, anche per pararsi nell’eventualità che le cose si mettano male, la capitale risulterebbe più agevolmente "collocabile", mercato o non mercato. Per Giorgetti e il Carroccio Malpensa può fiorire anche senza Alitalia: a patto che fioriscano anche le rose del matrimonio con Lufthansa Italia, primo raggio di sole nella buia notte aeroportuale insubre, e che sul radar compaiano altri soggetti interessati. «Siamo convinti che già da fine 2009 le cose potranno migliorare, Malpensa può svilupparsi anche senza dipendendere dal governo romano»: e in un paese dove la politica nomina anche i primari negli ospedali è una sfida non da poco.
Quanto agli attacchi del centrosinistra – Franceschini tutte le volte che si è presentato a Malpensa ha gridato al deserto, in tutti i sensi, e ancora di recente era il presidente di Ancai, il cardanese Aspesi, a rincarare la dose – Giorgetti rivolta la frittata: «Sugli slot in commissione ci hanno votato contro, ad eccezione di una singola deputata, forse l’unica che aveva capito. Ora ci fanno le prediche». È un fatto che la Lega si presenta al voto da sola in tutti i Comuni che circondano l’aeroporto e vanno al voto: così a Lonate Pozzolo, Arsago Seprio, Vizzola Ticino, Golasecca. Un gesto di chiarezza, ma anche un piccolo salto nel buio. Dopo essersi tanto esposta come il partito del salvataggio di Malpensa, con tanto di marce al fianco dei lavoratori e giunte provinciali abbattute anzitempo, è da vedere se il Carroccio pagherà o meno uno scotto, finendo per caricarsi anche di responsabilità non sue. L’atteggiamento appare comunque fiducioso, la volontà di esserci determinata, in tutte queste realtà: dove non se ne aveva le forze, a Vizzola, sono stati spediti i ragazzi del Movimento Giovani Padani. Dove c’erano problemi di candidatura (Golasecca) si è demandato tutto a Specchiarelli, a un nuovo candidato (Pinetti per Coceano) e a una lista rimessa insieme all’ultimo momento. Dove infine mancava un singolo candidato papabile del paese, si è ricorso ad uno della frazione accanto: ed è quanto avvenuto ad Arsago con il sommese di Mezzana Peruzzotti (nessuna parentela con il senatore, tra parentesi).
Giorgetti, accanto alla "spina Malpensa", ha elencato i «successi» della Lega: il federalismo fiscale, i respingimenti dei clandestini. Successi che hanno destato «invidie e gelosie, da cui gli attacchi scomposti che subiamo anche qui». Se il federalismo è una prospettiva, in attesa dei decreti attuativi, sugli immigrati rimandati in Libia, terra di schiavitù e tortura per molti, l’ex sindaco di Cazzago Brabbia non si nasconde dietro un dito. «Abbiamo fatto una legge che la gente chiedeva, le critiche sono intellettualismi o discussioni di palazzo. La gente che vuole stare tranquilla a casa, non vuole essere molestata per strada o sui mezzi pubblici. Anche al Sud riconoscono a volte che diciamo cose che anche loro pensano. Maroni ha avuto coraggio, questo è l’unico modo di farsi rispettare. Non siamo del resto in grado di gestire questi flussi, meno che mai in tempo di crisi. Giusto moralmente assistere ed aiutare, anche i clandestini che finiscono in ospedale; beneficenza la sanno fare tutti, poi però occorre che qualcuno la paghi, quella beneficenza. Intanto si parla solo di chi attraversa il mare, e non di chi muore di fame nel Paese d’origine: lo sviluppo va garantito a casa loro. L’Onu ci critica? Ma gli Stati Uniti hanno eretto un muro al confine col Messico, e Grecia e Spagna sparano, da anni. L’Europa, invece di criticare, ci aiuti nei pattugliamenti e nei respingimenti di clandestini».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
Felice su Targhe false e grimaldelli in auto, due denunce e un uomo in fuga
massimiliano_buzzi su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
eric67 su Cambiano le regole per auto elettriche e ibride a Varese: dai primi di febbraio niente più agevolazioni
Felice su "Giuro che mi sento meno sicuro". A Busto Arsizio il contropresidio degli antifascisti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.