Girare la città in bicicletta? In Europa si fa

Ha occupato tutta la giornata di lunedì 18 la prima tappa di Vainbici un convegno sulla mobilità ciclistica, al salone estense. Ospiti, alcune amministrazioni che hanno già avviato progetti che aiutano i cittadini a usare di più la bicicletta

Una intera giornata di studio per pensare a una vera mobilità sostenibile, a partire dalla bicicletta: è stata questa la prima tappa del progetto Vainbici organizzato in collaborazione con Fiab, Legambiente, Varese Europea, Asl Varese, Varese Risorse e il contributo di comune di Varese e Fondazione Cariplo.

E per farlo in concreto, senza proclami teorici ma valutando per davvero cosa si può fare, protagonisti assoluti del convegno sono stati i comuni che hanno già studiato o messo in pratica progetti di mobilità su due ruote o di integrazione tra mezzi pubblici e biciclette. Da Brescia a Reggio Emilia, da Milano a Torino, da Berna a Bruxelles, il dibattito su cosa si può fare per agevolare la mobilità in bicicletta ha preso, tra i muri del salone Estense dove si è svolto,una piega più concreta e aperta a ciò che di buono è stato già fatto.

Esperienze confrontate con i progetti varesini e regionali, spesso legati al nuovo trend del bike sharing,  ma che vanno anche oltre, fino a pensare alla bicicletta come un mezzo di trasporto strategico "tout court", al di là delle iniziative singole: come succede nella municipalità di Berna, che dagli anni ’70 ha lavorato per rendere più desiderabile spostarsi in bicicletta cambiando di fatto la viabilità urbana.
«Pianificare il traffico ciclistico significa incoraggiarlo – spiega Oskar Balsinger, pianificatore della viabilità del comune di Berna – Dal 1985 nella nostra città impone per esempio a chi costruisce nuove case di includervi un parcheggio per biciclette. Poi il centro di Berna è chiuso a tutti i veicoli tranne che alle biciclette: tutte scelte che ne hanno incentivato decisamente l’uso. Poi abbiamo creato soluzioni viabilistiche anche per i momenti di svolta a sinistra, o per l’attraversamento di viali di grande scorrimento: magari con soluzioni un po’ originali, all’inizio magari difficili da capire, ma che poi sono state apprezzate».

Berna ora rappresenta una città virtuosa in una nazione dove già l’attenzione è altissima: in Svizzera ci sono infatti 700 ciclisti ogni 1000 abitanti. Ma tutta l’europa potrebbe diventarlo. Doretta Vicini, vicepresidente di ECF – European Cyclist Federation dopo aver sottolineato che il 95% degli incentivi per biciclette e motorini elettrici è andato all’acquisto proprio di biciclette, ha annunciato che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo un ufficio europeo per la bicicletta, la cui promozione ha quindi una rilevanza strategica per gli obiettivi di riduzione di emissione.

Gli interventi, tra rappresentanti cittadini regionali e "esteri" si sono susseguiti tutta la mattina e tutto il pomeriggio: tutti condotti dal giornalista Francesco Pierantozzi, caporedattore di Sky sport e docente di teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo all’università dell’insubria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2009
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