“Grazie fagnanesi, è bello sapervi vicini al nostro dramma”

Il sindaco del Comune aquilano di Fagnano Alto, Mauro Fattore, si è recato in Valle Olona: prosegue il gemellaggio solidale in asupporto alle popolazioni duramente colpite dal sisma

Una visita lampo ma molto densa di significato quella che ha visto compiersi il gemellaggio solidale tra Fagnano Olona e Fagnano Alto, comune abruzzese dell’Aquilano, dopo il terribile terremoto avvenuto oltre un mese fa.
“Sono venuto per ringraziare i fagnanesi e i varesini che si subito si sono attivati per aiutarci in questi momenti difficili" ha detto al suo arrivo al Castello Visconteo di Fagnano Olona Mauro Fattore, sindaco del "quasi omonimo" piccolissimo centro montano, soli quattrocentottanta abitanti nel periodo invernale, distribuiti su dieci frazioni nel verde Parco del Sirente Velino. "La vostra solidarietà ci commuove, è bello sapervi vicino e questo l’ho detto ai miei cittadini di Fagnano Alto che sono venuti a ringraziarvi. La vostra iniziativa solidale ci ha dato un conforto immenso, credetelo, perché è disinteressata, generosa e simpatica. Non è semplice mettere insieme un programma condiviso da associazioni diverse in una festa per raccolta fondi, pertanto vi assicuro che questo vostro gesto di amicizia ha commosso la mia gente”.
Il sindaco abruzzese è giunto in Valle Olona accompagnato dall’assessore con delega a cultura e sport Lino Passacantando per ringraziare dell’iniziativa promossa all’area feste dalle associazioni locali per la raccolta di fondi da destinare alla popolazione colpita dal terremoto dello scorso mese di aprile.
L’occasione è diventata un trampolino per sviluppare un gemellaggio fra le due cittadine, presentando ai fagnanesi le bellezze del paese abruzzese attraverso la proiezione di un filmato, unitamente alla volontà del primo cittadino di rappresentare i problemi derivanti dal terremoto per individuare una forma concreta di solidarietà.

“Abbiamo sessanta famiglie su duecento senza casa ed il quarantasei per cento delle abitazioni è stato dichiarato inagibile a seguito dei rilievi effettuati”, continua il sindaco di Fagnano Alto.
“Stiamo pensando di requisire le seconde case, ma la nostra gente si sente fortemente a disagio all’idea di essere ospitata o accasata temporaneamente da parenti o amici, preferendo invece una casetta in legno per tornare essere liberi ed indipendenti nella propria abitazione senza vincoli.
Con questo intento, propongo ai fagnanesi di aiutarci ad acquistare qualche casetta di legno per ridare dignità e una nuova vita a queste persone fortemente colpite da una tragedia e che oggi hanno solo voglia di ripartire. Il Governo si è mosso tempestivamente, anzi proprio a minuti aspettiamo la circolare del Commissario per l’emergenza Guido Bertolaso con le ultime direttive e disposizioni in tal senso e se riusciremo a mettere sotto un tetto la nostra gente sarà una benedizione”, conclude il primo cittadino abruzzese.
L’importanza di Fagnano Alto è legata alla storia dell’Aquila ed alla sua costruzione alla quale prese parte unitamente agli altri Castelli della zona, per questo ricevendone un quartiere, una chiesa ed una porta detta porta di Fagnano. Il castello di Fagnano Alto fu testimone di tutte le vicissitudini storiche che hanno interessato L’Aquila e si stanno effettuando sopralluoghi per verificarne la stabilità dopo il sisma.

Durante la notte del 6 aprile 2009 la scossa, di magnitudo 6,2 della scala Richter, ha sconvolto il cuore dell’Abruzzo causando a Fagnano Alto numerosi danni agli edifici.
Tra i più ingenti si segnalano i crolli a Vallecupa e a Ripa, e quello della chiesa di Sant’Antonio Abate del XVI sec. con all’interno affreschi datati 1533, 1559 e 1562. Un caso singolare ma non certamente inspiegabile è il fatto che delle chiese, quasi interamente tutte distrutte, si sono salvate le sette statue della Madonna senza riportare nemmeno un graffio o una crepa.
“Abbiamo lasciato le statue mariane al loro posto, per noi non è una coincidenza ma un segno della presenza della Madonna che ci ha protetto limitando il numero delle persone defunte o disperse.
Mancava solo all’interno della tenda dove celebriamo oggi la Messa, ma grazie al vostro Parroco Don Giorgio Basilio che ce ne ha regalata un’esemplare stupendo di ottanta centimetri di altezza, questo vuoto è stato colmato e ve ne siamo davvero grati” aggiunge il Sindaco Fattore.

La presidente della Pro Loco fagnanese Armida Macchi Porta ha replicato così: “Non abbiamo potuto dimenticarvi ed anzi vi esortiamo a cercare di voltare pagina quanto prima, supportati anche dalla carità che si è documentata nel nostro paese in questi giorni, come moto spontaneo, che indica l’emozione e il desiderio di condivisione con voi. Per quanto ci è possibile quindi, desideriamo fare la nostra parte unitamente a tutte le associazioni e alla popolazione fagnanese che con generosità hanno da subito sostenuto questa iniziativa. Rivolgo pertanto un sincero ringraziamento a tutti coloro che in questi giorni si sono impegnati per contribuire alla ripresa della vita della vostra regione ed in particolare proprio al comune di Fagnano Alto a cui ormai ci sentiamo legati come fosse una sorta di gemellaggio solidale.
Le chiedo quindi caro Sindaco, di portare il nostro abbraccio affettuoso a tutta la cittadinanza di Fagnano Alto assicurando la nostra amicizia e vicinanza nel nuovo corso di ricostruzione nel quale vi state già mobilitando”.

Da non dimenticare che qualche giorno fa Silvano Cappelli, sindaco di un altro Comune abruzzese, San Demetrio ne’ Vestini, è giunto in Valle Olona, e precisamente ad Olgiate, per ringraziare i Comuni locali che congiuntamente hanno offerto supporto economico per la ricostruzione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2009
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