Il castello visconteo si riscopre meta turistica
Una comitiva proveniente da Santo Stefano Ticino ha fatto visita al maniero posto in cima alla media Valle Olona grazie alla Pro Loco. Sorpresa in paese alla vista di tanti turisti
Il castello visconteo, con la sua storia millenaria, è una raro gioiello medioevale che la Pro Loco cerca di valorizzare al meglio, anche grazie all’organizzazione di alcune visite guidate, l’ultima delle quali ha avuto come protagonisti una numerosa delegazione di abitanti di Santo Stefano Ticino.
Stavolta i partecipanti erano davvero tanti, un pullman e diverse macchine componevano infatti la carovana dei visitatori accolti al loro arrivo sul ponte levatoio da due simpatiche “guide”, la Presidente tuttofare Armida Macchi Porta e Fausto Bossi, entrambi motori instancabili della Pro Loco di Fagnano. Il viaggio del numeroso gruppo ha avuto inizio con un passaggio nei corridoi del castello che li ha portati direttamente nell’aula dell’assise civica. Seduti sulle panche dell’odierna sala consiglio hanno potuto ascoltare una ricostruzione storica della vita all’interno del castello nel periodo medioevale e, altri particolari sulla primitiva formazione del nucleo abitativo della stessa Fagnano.
La caratteristica del castello, infatti, che vede la propria costruzione sul punto più alto rispetto la Valle dell’Olona e la vicinanza col fiume che l’attraversa sono stati i primi requisiti fondamentali che hanno permesso l’insediamento, la crescita ed il successivo sviluppo della comunità.
Seppur con diverse sfumature e bisogni differenti, attraversando le diverse epoche fino ad arrivare ai giorni nostri, si riscontra la grande lungimiranza avuta dai nostri avi nell’importante scelta del luogo dove stabilirsi.
A tutt’oggi infatti sono presenti nel fondovalle numerose fabbriche, alcune dimesse ed altre funzionanti che testimoniano il passaggio della rivoluzione industriale, che ha contribuito al miglioramento dello stile di vita e al relativo benessere odierno.
Risalendo si è passati a far visita sulla terrazza che ancora oggi domina la valle, il “Belvedere”, mentre sulle scale e in alcuni locali dove è stato rimosso l’intonaco hanno fatto bella mostra di sé i decori che portano la scritta “A bon fin”, motto benaugurate della famiglia Visconti. Questa serie di sovrapposizioni beneaugurati di quello che è oggi diventato il logo ufficiale della Pro Loco fagnanese, sono riportate abbondantemente sia all’interno che all’esterno delle antiche pareti del castello. Il passaggio che forse ha maggiormente attirato l’attenzione di grandi e piccini è stato quando salendo la suggestiva scaletta interna sono stati condotti fin su in alto nella torretta est del maniero dove si è potuto ammirare un magnifico panorama.
Racconta la Presidente della Pro Loco Armida Macchi Porta, «abbiamo accolto molto volentieri la richiesta di questo gruppo che ha conosciuto Fagnano grazie al nostro sito internet, di cui abbiamo avuto molti complimenti. Non capita tutti i giorni di visitare l’interno di un castello, e di veder una bella numerosa comitiva come questa attraversare a piedi il paese visitando i monumenti principali».
Dal castello grazie alla disponibilità “dul Gianni sacrista” è stato possibile girare tra gli stucchi e le reliquie della basilica di San Gaudenzio, seguita poi dal passaggio all’oratorio di Sant’Anna, dal sorridente benvenuto dato dagli abitanti di Villa Ferrari che hanno messo in mostra il pozzo cinquecentesco, la campana in bronzo del millesettecentoventi appena restaurata, le bellezze del cortile interno e la vista panoramica sulla valle. Molto interessata anche la sosta nel Santuario della Madonna della Selva e la Cappella di San Martino.
«Ci auguriamo, visto l’esito stupefacente che ridà morale ed entusiasmo nonostante la notevole fatica della giornata legata comunque alla disponibilità delle guide e alle aperture dei monumenti, che in futuro se ne organizzino ancora - spiega la Presidente - Ci siamo sentiti diverse volte con i promotori ed è una gran bella soddisfazione ricevere i complimenti degli ospiti mentre ripartono e lo stesso vale per la curiosità suscitata in paese dal passaggio di oltre un centinaio di persone che passeggiavano per le nostre strade e si regolavano anche grazie al pieghevole distribuito loro per l’occasione».
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