Il consorzio Arno-Rile-Tenore inaugura la nuova stazione di sollevamento

La struttura aiuta a far defluire le acque nere da inviare al depuratore di Sant'Antonino

Si è svolta questa mattina alla presenza del Presidente della Società, Verderio Modesto, del Sindaco del Comune di Carnago, degli Assessori e degli altri Presidenti delle Società di tutela ambientale, l’inaugurazione della nuova stazione di sollevamento di Carnago.

La stazione di sollevamento di Carnago è la terza presente lungo la rete di collettori che convoglia al depuratore di Sant’Antonino Ticino i reflui fognari dei 25 comuni soci della Tutela Ambientale dei torrenti Arno, Rile e Tenore S.p.A. (ex Consorzio ecologico provinciale). Lo scopo delle stazioni di sollevamento è quello di permettere il defluire dei liquami anche laddove la pendenza del terreno non ne permette lo scorrimento per caduta.
Questa stazione riceve i due collettori che interessano, rispettivamente, Carnago e la frazione di Rovate. Da qui parte una condotta del diametro di 25 centimetri che, unendosi al tratto di collettore proveniente dalla Via Cattaneo, si unisce poi al collettore denominato AN.
La stazione di sollevamento si presenta come una palazzina realizzata in mattoni a vista, con tetto in tegole, travi a vista in legno, canali e grondaie in rame e la parte esterna in autobloccanti. E’ stata studiata per garantire funzionalità ed efficienza nel servizio, ma anche per una migliore integrazione paesaggistica rispetto ad analoghe strutture realizzate in passato. Così saranno costruite anche le altre stazioni di sollevamento previste dal progetto di completamento dei lavori lungo la rete di collettori: la prima, già in fase di realizzazione, a Rovate e le altre due a Caronno Varesino e Morazzone.
Un primo locale della stazione di sollevamento contiene la sala quadri, un secondo, più piccolo, il gruppo elettrogeno automatico d’emergenza che consente il funzionamento anche nel caso d’interruzione nell’erogazione di corrente elettrica.
 
Dal locale quadri si accede al vano sottostante dove sono alloggiate le valvole d’intercettazione dei tubi di rilancio delle pompe. All’esterno c’è la vasca di raccolta del liquame in arrivo e le quattro pompe: due hanno una portata di 19,4 litri al secondo e una prevalenza, cioè capacità di sollevare il liquame per un’altezza di 20 metri, mentre le altre due hanno una portata di 85 litri al secondo e una prevalenza di 25 metri.
Il funzionamento della sezione è basato sulla verifica dei livelli di liquame all’interno della vasca di raccolta; grazie alla segnalazione di appositi galleggianti, le pompe partono in modo modulare inviando il liquame al collettore. La portata è letta istantaneamente da un misuratore magnetico posto sul tubo in uscita.
La gestione della stazione è stata affidata alla Prealpi servizi S.r.l. – società che gestisce anche il depuratore di Sant’Antonino – e presto la sorveglianza (come per le altre stazioni di sollevamento) sarà effettuata anche attraverso un sistema di allarmi telefonici.
Ricordiamo che la rete di collettamento realizzata dalla Tutela Ambientale dei torrenti Arno, Rile e Tenore S.r.l è lunga complessivamente oltre 100 chilometri e convoglia circa 40 milioni di metri cubi di liquami all’anno al depuratore; depuratore che è il più grande della provincia di Varese e serve oltre 400.000 abitanti equivalenti.

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Pubblicato il 29 Maggio 2009
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