La nuova Pro Patria si affida al “mago dei salvataggi”
Donato Di Campli è stato incaricato dai soci della cordata di attuare le mosse legali utili a preservare il titolo sportivo, in attesa che il curatore fallimentare indica l'asta per l'acquisto della società
L’avvocato Donato Di Campli (nella foto a sin.) è stato incaricato dalla società Aurora Pro Patria per difendere il titolo sportivo della società in seguito al fallimento decretato lo scorso 1 aprile dalla sezione fallimentare del tribunale di Busto Arsizio. E’ stato lo stesso avvocato a darne notizia nella saletta stampa dello stadio Speroni dove ha incontrato i giornalisti per lanciare un appello alla città «perchè stia vicina alla squadra in attesa della soluzione al caso Pro Patria». Di Campli è noto alle cronache per aver salvato dal fallimento due società come il Pescara e il Lanciano e ha promesso che «per la Pro patria si comporterà allo stesso modo e il risultato è assicurato. Busto non perderà la sua squadra». Una buona notizia per i tifosi dopo l’amaro pareggio con la Sambenedettese di domenica scorsa che aveva smorzato l’entusiasmo per la promozione diretta in serie B.
«Non ci fanno paura gli esposti – ha detto l’avvocato in riferimento a quelli presentati da Cesena e altre società – la normativa federale è dalla nostra parte, non ci sono gli estremi per penalizzazioni nè in questo campionato e nemmeno nel prossimo». Certo è che la Pro Patria dovrà presentarsi davanti alla giustizia sportiva il 21 maggio per rendere conto dei mancati versamenti previdenziali per i giocatori da dicembre 2008 in avanti e dei mancati stipendi ai giocatori, più o meno dallo stesso periodo: «La società che rappresento ha assicurato anche ai giocatori stessi che tutti gli arretrati verranno pagati – ha detto Di Campli – l’impegno dei soci Plebani, Vender e Armiraglio c’è tutto. certo ora il curatore fallimentare dovrebbe indire il bando per l’asta fallimentare che, per fare tutto in tempo, dovrebbe essere eseguita entro e non oltre il 23-24 aprile. Siamo un po’ preoccupati dato che siamo al 12 maggio e non c’è traccia del bando». Domani, intanto, alle 15 verrà presentato lo stato del passivo da parte del curatore fallimentare Regalia.
Salvare il titolo sportivo è possibile, dunque, secondo l’avvocato ma tutto deve essere fatto entro il 30 giugno, altra data importantissima per la nuova società in quanto l’affiliazione alla Figc deve essere fatta entro quella data con tutti i requisiti a posto altrimenti, addio Pro Patria e addio sogni di gloria.
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