“Per salvare una vita”. un libro scritto con «il sangue della strada»
Ernesto Restelli dell’associazione “Famigliari vittime di una strada che non c’è” spiega il progetto che sta coinvolgendo migliaia di studenti della zona
L’associazione “familiari vittime per una strada che non c’è”, ha promosso negli ultimi giorni una serie di incontri con gli alunni delle scuole elementari di Lonate Ceppino , Gornate Olona, Scuole medie di vengono Superiore ed Inferiore, Studenti dell’Istituto di Scuola Superiore don Milani (geometri, ragionieri, Grafici pubblicitari, operatori turistici).
Ai giovani ha consegnato gratuitamente al termine degli incontri il libro “Per salvare una vita”, pagato con le donazioni di genitori di figli che hanno perso la vita sulla strada. «Un libro che nasce dal sangue e scritto da componenti dell’associazione stessa con il contributo e i lavori degli alunni della Scuola Media Statale di Tradate e degli studenti del Grafico Pubblicitario dell’Istituto d. Milani di Tradate – spiega Ernesto Restelli -. Oggi si sono conclusi i primi interventi con l’incontro al D. Milani. Continueranno ancora con gli alunni della Scuola media statale di Gornate Olona e Vengono Inferiore per un totale di 1000 alunni e studenti. L ’ Associazione familiari Vittime per una strada che non c’è, che da qualche anno opera sul territorio con l’obie ttivo di ridurre il numero di vittime di incidenti stradali, intende donare agli alunni della scuola il libro “Per salvare una vita: dalla consapevolezza alla sicurezza stradale”.
«Ci si augura, pertanto -conclude Restelli -, che il libro non rimanga inutilizzato in un cassetto; che sia il punto di partenza per una riflessione attenta e consapevole, non solo individuale, ma anche familiare, tra figli e genitori. che portando alla comprensione delle cause e delle conseguenze degli incidenti stradali, faccia maturare in ciascuno la consapevolezza che la vittima di domani potrebbe essere ognuno di noi».
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