“Ruote sicure” per i giovani centauri

Centinaia di giovanissimi hanno preso parte alle lezioni pratiche di guida e di primo soccorso, con test visivi e psicologici, tenute sabato mattina in piazza Repubblica. Un'iniziativa di alto valore educativo che mette insieme associazioni, scuola, Provincia

"Ruote Sicure" per un futuro con strade non più bagnate di sangue e lacrime. Per questo obiettivo che a leggere la triste cronaca sembra utopico, ma si avvicina lentamente giorno dopo giorno, con il graduale calo dei drammi della strada, bisogna partire dai più giovani. Ed è proprio ai ragazzi che si rivolgeva l’iniziativa di  oggi, sabato 23 maggio, in piazza Repubblica a Varese. Qualcosa di più di un semplice percorso disegnato con coni per mettersi alla prova in vista del conseguimento del patentino di guida. Spiega Stefano Orsenigo dell’associazione La Strada (che con UNASCA, Ufficio socalstico provinciale e Provincia di Varese organizzava la giornata): «Quella odierna è l’ultima di sei manifestazioni di questo tipo. Oggi sono passati per la piazza circa 5-600 ragazzi dai 13 ai 16 anni di varie scuole della zona. L’iniziativa Ruote Sicure si compone di una parte teorica, che è stato il corso di preparazione per ottenere il Cig (certificato di idoneità alla guida) e di quella pratica, oggi, con le prove pratiche di guida in un ambiente sicuro per individuare da subito le difficoltà e le incertezze prima di mettersi alla prova su strada». Intorno, Polizia locale, Polstrada e Carabinieri a tenere lezione di… violazioni del codice e relative multe, oltre che di comportamenti da tenere per la sicurezza personale ed altrui. Non mancava la Croce Rossa varesina che ha tenuto lezioni "sprint" di primo soccorso spiegando soprattutto cosa NON fare in caso di incidenti per evitare di peggiorare la situazione, e quali cose segnalare ai soccorritori del 118 per rnedere il più tempestivo ed efficace possibile l’intervento.

Hanno affiancato il "campo prova" due stand, uno dell’ottica Zago che misurava la coordinazione oculo-motoria dei ragazzi (che è cosa distinta dalla qualità della visione: qui perliamo di riflessi e percezione dello spazio, del movimento, delle distanze), l’altro in cui si effettuavano test psicologici per valutare la propensione al rischio. Spiega il dottor Antonio Daino: «Su un campione di circa 400 ragazzi abbiamo rilevato soprattutto fra i maschila tendenza a un elevato livello di ricerca del rischio. Circa il 15% tra loro vi è predisposto: si tratta di persone che tendono a cercare forti emozioni, o agire d’impulso». I più a rischio d’incidente, ma non i soli perchè altrettanto spesso sulle due ruote si pagano gli errori altrui. «C’è poi la minoranza che ha il carattere opposto, cioè cerca di evitare i rischi, e in genere sono ragazzi molto riservati, timidi, e che fanno molta fatica ad operare delle scelte». E anche qui non è detto che tanta prudenza paghi, perchè se non si sa che strada prendere al bivio… serve il insomma il giusto mezzo.

La finalità del progetto Ruote Sicure, in sintonia con gli obiettivi posti dal Programma di azione europeo per la sicurezza stradale 2003/2010 ed in coerenza con il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, è fornire una cornice di riferimento per dei percorsi formativi “evolvibili” da pura educazione stradale ad un concetto più ampio di educazione alla legalità. Chiara, quindi, la valenza educativa del progetto che promuove abilità logiche volte alla risoluzione di situazioni che si possono incontrare nel traffico urbano, tramite il pensiero critico e quello creativo; e punta ad elevare il grado di preparazione degli studenti, attraverso lo sviluppo delle proprie capacità cognitive, dell’attenzione, sia in termini di abilità di guida che di educazione alla corretta percezione del rischio.

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Pubblicato il 23 Maggio 2009
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