“Sono imprenditore e comunista ma non sono un pazzo”

Diether Dehm, il parlamentare del Die Linke tedesco è in visita a Varese ospite illustre di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani.

Imprenditore, autore musicale e televisivo e soprattutto di sinistra. Questo il profilo di Diether Dehm, il parlamentare del Die Linke tedesco, in visita a Varese ospite illustre di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani.
Prima di recarsi in serata alla Coop Belforte per discutere di “crisi e lavoro fra Italia e Europa”, Dehm ha incontrato la stampa per raccontare come la sinistra tedesca e la Germania in generale si stanno movendo per fronteggiare la crisi, abbandonandosi anche a qualche riflessione politica sulla sinistra la Germania e l’Italia.
Al governo tedesco il parlamentare muove alcune delle accuse che anche la nostra sinistra critica all’esecutivo italiano, “hanno creato reti di protezione per le banche – accusa Dehm – alle quali hanno dato una quantità enorme di denaro senza pretendere garanzie sufficienti e soprattutto la punizione dei responsabili della crisi economica al loro interno. Ai disoccupati vittime delle speculazioni spregiudicate dei banchieri non hanno invece dato niente, la sinistra deve avere il coraggio di fare delle accuse precise contro questo stato dei fatti”.

La soluzione secondo quanto dice Diether dehm è in un cambiamento completo del pensiero economico, “il capitalismo ha fatto il suo corso – dice – è finita la sua fase di progresso, ora, e soprattutto vista la difficile situazione economica, è quanto mai necessario uno stato forte e amico”.
Sono tre i responsabili della attuale crisi economica individuati da Dhem: innanzitutto i governi, “che hanno reso legali gli hedge fund”; secondariamente le banche, che hanno registrato profitti finanziari del 25 % quando l’economia reale correva al massimo al passo del 3%”. Infine i media, che secondo il parlamentare tedesco “hanno fatto del libero mercato una religione, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti”.

Il parlamentare si è poi occupate di altri temi dall’operazione Fiat Opel (“da scongiurare”) alla politica italiana, e naturalmente su Berlusconi (“un imprenditore come me – ha detto Dehm – la differenza è che in Germania tutti sanno come ho costruito le mie aziende e con quali soldi, di come abbia fatto lui si sa invece un po’ meno”).
Infine il parlamentare tedesco si è occupato di Europa, “un’istituzione da cambiare – ha detto Dehm – così come è strutturata è una costruzione sui generis e accoglie solo gli imput inviati dai governi nazionali, è necessario invece dare al parlamento un maggior potere, così che possa legiferare autonomamente. Senza però che l’Europa diventi un “super stato”. Dovrebbe avere invece ampissimi poteri in ambito economico, così da creare un governo economico a livello europeo, l’unica soluzione per lasciarci alle spalle questa crisi economica”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2009
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