Trasporto ferroviario, il Pd: “La Regione è indebolita dalle decisioni del Governo”
Nota dei consiglieri regionali del Partito Democratico: “Promesse non mantenute”
La Regione Lombardia non ha ancora rinnovato, diciassette mesi dopo la scadenza, il contratto di servizio con Trenitalia. Un ritardo che ha come conseguenza il mancato miglioramento delle condizioni di viaggio sui treni del servizio ferroviario regionale. Lo ha puntualizzato il Partito Democratico della Lombardia durante una conferenza stampa in Consiglio regionale, ricordando come nel frattempo le condizioni di trattativa siano peggiorate a causa della scelta del Governo di permettere alle Regioni di non indire la gara per l’assegnazione del servizio e di porre un limite per le penali che il gestore è tenuto a pagare.
«È una scelta contro il mercato e contro la concorrenza – ha spiegato il capogruppo Carlo Porcari – che di fatto mette Trenitalia in una posizione di forza rispetto alle Regioni per le quali sarà ora più difficile contrattare. Ma molte sono le Regioni che lo hanno già fatto, in un momento più favorevole, mentre non si spiega per quale motivo la Lombardia nonostante le promesse abbia atteso fino ad ora per rinnovare il contratto».
«Chiediamo alla Regione – aggiunge il consigliere Stefano Tosi – di attuare un’iniziativa più forte presso il Governo perché essere indeboliti di fronte al gestore, cioè Trenitalia, significa perdere due volte, sia sul fronte economico, sia su quello dei servizi».
Nel frattempo Trenitalia ha anche deciso di sospendere l’invio dei dati di monitoraggio dell’affidabilità sulle linee lombarde, togliendo anche la condizione su cui si basava il bonus di risarcimento agli abbonati per i disservizi. Bonus sospesi dalla scadenza del contratto, a dicembre 2007.
«C’è un enorme problema di trasparenza – denuncia Tosi -. In questo momento mancano i dati sul monitoraggio e inoltre nulla si sa del nuovo orario estivo, che entrerà in vigore a metà giugno. Dopo le disfunzioni di dicembre ci attendevamo un coinvolgimento delle associazioni pendolari, che invece non sono state ancora sentite».
«Denunciamo e continuiamo a denunciare lo stato nel quale versa il servizio ferroviario regionale – attacca il segretario regionale Maurizio Martina – E’ sui disagi in questo settore che si misura una delle più clamorose inadempienze di questa Giunta. Più passa il tempo e meno la Regione può addossare ad altri le responsabilità. Abbiamo assistito a molte conferenze stampa e sentito molti slogan. Purtroppo gestire la partita in questo modo è solo un guaio per i lombardi».
Il Pd, quindi, chiede che la Regione definisca un contratto di servizio e stringa sulle condizioni per riuscire a migliorare l’offerta e la qualità del trasporto, mantenga le penali su eventuali disservizi e imponga al gestore del servizio di attuare un piano straordinario di acquisizione di materiale rotabile; siano convocate le associazioni dei pendolari per discutere il nuovo orario estivo; siano garantiti i servizi promessi a ottobre, alla firma del patto sul trasporto pubblico, come le linee Suburbane Milano Lodi e Milano Treviglio; sia ripristinata la comunicazione dei dati di affidabilità e sia riconosciuto ai pendolari il bonus pregresso.
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