“Un sguardo nel buio”: controlli gratuiti della cornea sabato e domenica

In piazza San Giovanni ci si potrà far visitare dagli specialisti per valutare lo stato degli occhi: organizzano Ao Busto, Aido e Salvalavista onlus. Le visite sul bus "londinese" rosso offerto dall'Unione Ciechi novarese. L'ospedale di Busto primatista regionale nei prelievi di cornea da donare

L’occhio umano funziona come una macchina fotografica. La cornea è il suo obiettivo, che deve essere sempre trasparente e integro per dare un’immagine chiara e non distorta. Il suo stato di salute va dunque periodicamente controllato per prevenire o diagnosticare per tempo patologie che possono causare perdita della capacità visiva e richiedere, in alcuni casi, addirittura il trapianto.

E’ in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa di sensibilizzazione e informazione “Uno Sguardo nel Buio”, organizzata dall’Aido (Associazione Donatori Organi e Tessuti) – Gruppo di Busto Arsizio, dall’Azienda Ospedaliera “Ospedale di Circolo di Busto Arsizio” e dall’associazione “Salvalavista” onlus con il patrocinio del Comune, che si colloca nell’ambito delle Giornate Nazionali Donazione e Trapianto di organi e Tessuti indette dal Ministero della Salute e dall’Aido nazionale (3-10 maggio).

La manifestazione, che si svolgerà sabato 16 maggio e domenica 17 in piazza S. Giovanni, è stata presentata stamattina nella Biblioteca Medica dell’Ospedale di Busto Arsizio. Erano presenti, tra gli altri, il direttore generale dell’Ao bustocca Pietro Zoia, il primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione nonché coordinatore dell’attività di prelievo di organi e tessuti Giorgio Servadio, il primario dell’Unità Operativa aziendale di Oculistica Marco Rossi, la presidente dell’Aido di Busto Arsizio Piera Lombardi e il presidente dell’associazione Salvalavista onlus Antonio Faragò oltre alla responsabile della Medicina legale dell’ospedale Carla Azan.

Tra gli ospiti: il vicequestore Giovanni Broggini, il vicepresidente regionale dell’Aido Giovanni Ravasi, il presidente provinciale dell’Aido Roberto Bertinelli, il presidente della Lilt Franco Mazzucchelli, intervenuto anche in rappresentanza dei Lions, Emilio Pizzigoni dell’Unione Italiana Ciechi di Varese, il capogruppo degli Alpini Franco Montalto.

In piazza S. Giovanni, dunque, i cittadini troveranno specialisti in Oculistica e in Anestesia e Rianimazione del presidio cittadino che approfondiranno il tema della cura delle malattie corneali e quello della donazione degli organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico.

Gli incontri, sia sabato sia domenica, sono programmati alle 10, alle 15 e alle 17.

Inoltre, le persone che parteciperanno all’approfondimento – una trentina per incontro -, potranno effettuare un esame gratuito della cornea per il quale non serve l’impegnativa del medico di base né la prenotazione.

Su un bus rosso – un double decker , il bus a due piani tipicamente londinese –, gentilmente concesso dall’Unione Ciechi di Novara, sono infatti a disposizione degli oculisti due apparecchiature: un topografo corneale, che si utilizza per analizzare la superficie della cornea, e una Scheimpflug Camera, un analizzatore ottico dotato di una telecamera che può esaminare la morfologia dell’occhio con un’angolazione di più di 200°.

“L’Azienda – è intervenuto il dg Pietro Zoia – ha voluto sostenere l’iniziativa proprio per il suo valore informativo sia dal punto di vista della prevenzione sia dal punto di vista della sensibilizzazione sul tema della donazione. Rispetto a quest’ultimo, infatti, grazie anche al lavoro del team che si occupa dei prelievi di organi e tessuti a scopo terapeutico, l’ospedale di Busto Arsizio vanta il primato lombardo per numero di cornee prelevate nel 2008. A questo proposito, però, mi piace ricordare la frase di Antoine Marie Roger de Saint-Exupéry, autore de ‘Il piccolo principe’: ‘Non si vede bene che con il cuore. Ciò che è essenziale è invisibile agli occhi ’. Insomma, diffondendo la cultura della donazione possiamo promuovere l’attenzione e l’impegno verso chi ha bisogno”.

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Le malattie corneali

“La cornea – spiega Marco Rossi, primario dell’Unità Operativa di Oculista dell’Azienda bustocca – svolge insieme al cristallino una funzione di lente. Affinché venga garantita una buona visione, la cornea deve avere caratteristiche di trasparenza e di regolarità di curvatura. Tutte quelle condizioni patologiche che sono causa di alterazioni della trasparenza o della curvatura causano difetti visivi che, se di una certa entità, richiedono il trapianto della cornea, cioè la sostituzione della cornea in toto o di parte di essa”.

Le patologie corneali che richiedono il trapianto sono sostanzialmente riconducibili a tre gruppi:

malattie in cui si verifica una perdita della regolarità di curvatura (cheratocono e degenerazione marginale pellucida) che spesso colpiscono i giovani e che hanno una tendenza evolutiva;

malattie che producono una perdita di trasparenza della cornea determinate da vari fattori: cheratiti infettive (particolarmente temibile è quella causata da herpes simplex), opacità causate da eventi traumatici o ustioni, alterazioni della superficie oculare causate da patologie infiammatorie che interessano l’organismo;

scompenso dell’endotelio corneale, lo strato più interno della cornea, che normalmente ha la funzione di mantenerla disidratata. Il malfunzionamento dell’endotelio causa la perdita di trasparenza della cornea (edema). Queste patologie sono frequenti prevalentemente negli anziani, spesso se già sottoposti ad altri interventi chirurgici dell’occhio (cataratta e glaucoma).

A seconda del tipo di patologia si può ricorrere a quattro principali forme di intervento chirurgico per il trapianto di cornea, tutte praticate in Azienda:

la cheratoplastica perforante, ovvero la sostituzione di tutto il tessuto corneale, terapia riservata a lesioni di tutto lo spessore corneale;

Quando invece che la totalità della cornea si può sostituire solo una parte di essa, evitando di mettere in contatto il tessuto del donatore con gli umori interni all’occhio, si ricorre, ove possibile, alle altre tre tipologie di trapianto sottoindicate:

cheratoplastica lamellare automatizzata, trattamento innovativo che da ormai tre anni è eseguito nell’Ao Busto Arsizio, che consiste nella sostituzione della parte anteriore della cornea danneggiata con un lembo ottenuto da donatore attraverso l’utilizzo di strumento assimilabile a una “microaffettatrice” automatizzata (cheratomo). Questa metodica si utilizza nelle patologie che interessano solo una parte del tessuto corneale o nei cheratoconi in fase iniziale;

Cheratoplastica lamellare profonda, da riservarsi ai cheratoconi e alla degenerazione marginale pellucida, in cui viene asportato il tessuto corneale lasciando in sede l’endotelio, strato più interno, che viene conservato;

Cheratoplastica lamellare endoteliale, metodica innovativa con cui viene sostituita solo la parte più interna della cornea (endotelio) da riservarsi ai casi di scompenso endoteliale. Tale tecnica è utilizzata dalla nostra azienda tra le prime in Italia.

In Italia si calcola che ogni anno circa 10.000 pazienti abbiano bisogno di un trapianto di cornea necessario per migliorare la loro funzione visiva e qualità di vita.

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La donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico

Le due giornate di “Uno Sguardo nel Buio” mirano anche a sensibilizzare i cittadini sul tema della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico. E a proposito di innesti di tessuto corneale, nel 2008 nell’Azienda Ospedaliera ne sono stati eseguiti 71.

Inoltre, l’ospedale di Busto Arsizio, grazie ad una costante attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori sanitari e non solo, vanta il primato regionale per numero di prelievi annui effettuati: nel 2008 sono state prelevate 305 cornee e i donatori sono stati 154. La struttura, oltre a essere la prima nell’elenco del Nit (Nord Italia Transplant), ha anche incrementato questa attività rispetto all’anno precedente. Nel 2007, infatti, le cornee prelevate sono state 214 (107 i donatori). I trapianti nel 2008 sono stati invece 62 (terzo ospedale a livello regionale). Nel primo trimestre del 2009 le cornee prelevate sono state 107 (54 donatori), mentre a Busto Arsizio sono stati effettuati 12 trapianti di cornea.

“Questa iniziativa – aggiunge Giorgio Servadio, primario dell’Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Busto Arsizio – è un’occasione per sensibilizzare la popolazione su un tema delicato quale quello della donazione e per mettere in evidenza come l’”evento” morte porti con sé una possibilità di sopravvivenza per un’altra persona. Nel caso del trapianto di cornea, che è ‘migliorativo’ e non salvavita, il gesto di chi decide di donare può migliorare significativamente la qualità della vita di un altro”.

Certamente un’iniziativa come “Uno Sguardo nel Buio” non poteva essere organizzata senza l’Aido di Busto Arsizio, che da oltre trent’anni collabora con l’ospedale, e con l’associazione “Salvalavista” onlus, che nel territorio della provincia di Varese ha effettuato 800 visite gratuite per il controllo della vista dei bambini.

“Uno Sguardo nel Buio” è sostenuto anche dai club Lions Busto Host e Lions Lombardia, dal Nord Italia Translplant e dall’Unione Italiana Ciechi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2009
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