A Samarate un sala destinata alla preghiera: venerdì i musulmani, domenica i cattolici
Il Comune ha concesso sala Pozzi a San Macario la domenica alla comunità cristiana (senza chiesa per tre mesi) e a quella musulmana (senza moschea da sempre o quasi) per i prossimi quattro venerdì
Il dialogo interreligioso protagonista a Samarate. Il Comune ha infatti concesso una sala per la preghiera della comunità musulmana al venerdì e per quella della comunità cattolica alla domenica. Le richieste sono arrivate all’amministrazione comunale in tempi diversi. Da una parte c’è la chiesa della frazione di San Macario che ha problemi logistici e necessita di una ristrutturazione: per tre mesi il parroco don Giampietro Corbetta non avrà locali a disposizione per celebrare la santa Messa domenicale. Il Comune ha così concesso sala Pozzi, in via Gelada a San Macario, per poter celebrare la liturgia con tutti i crismi del caso. Dall’altra parte la comunità islamica del Gallaratese, alla quale manca da anni un posto fisso dove pregare il venerdì: negli ultimi mesi la soluzione è stata tamponata con la concessione di un terreno all’interno del centro sportivo Garden di viale Lombardia a Gallarate. Per i prossimi quattro venerdì il campo sarà però occupato e i musulmani hanno dovuto cercare un’alternativa, trovata proprio nella sala comunale samaratese, concessa per la preghiera del venerdì dalle 12 alle 13.30 per un massimo di 99 persone. «Una scelta presa dopo aver consultato il regolamento comunale e aver verificato la possibilità di concedere lo spazio per la preghiera – spiega il vicesindaco Paolo Bossi -. La nostra volontà è quella di garantire un diritto costituzionale, nella piena tranquillità dei cittadini e nel rispetto reciproco: stiamo già avvisando i sanmacaresi di questa nostra decisione. Se ci si viene incontro le cose si possono risolvere, non è lo scontro frontale la soluzione, ma il dialogo». Tanto più che la comunità musulmana ha offerto all’amministrazione comunale, in cambio del permesso alla preghiera, la possibilità di svolgere lavori socialmente utili ancora da individuare (pulizia di un’area verde o di una piazza le opzioni più gettonate). Positivo il commento del parroco di San Macario: «Noi siamo in difficoltà logistica e abbiamo chiesto la concessione della sala – spiega don Corbetta -. Noi saremo lì la domenica, gli islamici il venerdì. Ci siamo incontrati con i loro rappresentanti, con i quali abbiamo un dialogo aperto da tempo, tanto più che i loro figli frequentano abitualmente l’oratorio. Sono venuti da noi con gentilezza, credo sia un bel messaggio di dialogo e integrazione nel rispetto reciproco. Ai miei parrocchiani darò la comunicazione nel corso della Messa domenicale». Molto contento per la decisione del Comune di Samarate il portavoce della comunità musulmana gallaratese Hamid Khartaoui: «Sono molto soddisfatto per la disponibilità dimostrata – spiega -. A Samarate c’è una comunità nutrita e ben integrata. Prima di chiedere all’amministrazione comunale sono andato dal parroco e dal prevosto per non scavalcare i religiosi: la risposta è stata di grande dialogo, sono stati molto disponibili. Un bel segnale di apertura». Terminata l’”emergenza”, i musulmani torneranno a Gallarate. Intanto si avvicina la data del Ramadan, il mese sacro per l’Islam, che quest’anno cade da venerdì 21 agosto a sabato 19 settembre. A Samarate la comunità non potrà riunirsi, perché gli spazi a disposizione per simili eventi non c’è; a Gallarate le trattative non sono ancora cominciate: «Sono ottimista – chiosa Khartaoui -. Per ora non ci abbiamo pensato perché eravamo presi dall’emergenza per i prossimi venerdì, ora cominceremo a lavorarci. Sono sicuro che se lo spazio c’è, ce lo concederanno».
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