Come ammorbidire l’impatto di Pedemontana sul territorio
L'incontro organizzato dalla lista Progetto Comune, che candida Claudio Tosetto, ha affrontato i temi della salute e degli espropri che conseguiranno dal grande cantiere che collegherà Malpensa a Bergamo
Per una Pedemontana più consapevole. E’ questo alla fine il senso dell’incontro tenutosi ieri sera a Gazzada Schianno, nell’aula proiezioni dell’istituto comprensivo Cagnola. L’appuntamento è stato organizzato dalla lista Progetto Comune che candida a sindaco Claudio Tosetto il quale ha voluto sottolineare l’aspetto legato alla maggiore capacità critica che se ne può trarre grazie alle parole di esperti sul tema dell’inquinamento e degli espropri. Due temi forti che hanno attirato nella sala circa una settantina di persone. Dopo le parole di presentazione spese dal giornalista Franco Tettamanti e quelle del candidato della lista di centrosinistra a prendere la parola è stato l’epidemiologo Paolo Crosignani, dell’istituto dei tumori di Milano il quale ha presentato dati scientifici pubblicati sulle riviste ufficiali della scienza mondiale: «L’impatto ambientale di una arteria come la Pedemontana avrà conseguenze sulla qualità della vita di chi ci vivrà a stretto contatto – ha detto l’epidemiologo – ci sono studi che dimostrano come le polveri sottili Pm 10 e Pm 2,5 e soprattutto queste ultime, hanno un’incidenza costante sulla mortalità soprattutto per malattie cardiache e polmonari come i tumori. Ci sono politiche semplici che non vengono prese in considerazione in Italia e in special modo in Lombardia come quella itrapresa in Svizzera di imporre il limite a 80 km l’ora sulle autostrade in inverno».
Un grafico, infatti dimostrava come ad una velocità di crociera costante la produzione di polveri sottili scendeva piuttosto drasticamente: «Un traffico moderato evita anche le code». Altro aspetto significativo da considerare sarà quello delle modificazioni sul territorio con un numero considerevole di espropri di terreni e case nel nome della preminente interesse nazionale, espressione con la quale grazie alla legge obiettivo si può fare fronte a grossi interventi con una burocrazia molto meno lenta di quella solita e con una situazione di compressione dei diritti del cittadino, nel nome dell’interesse pubblico e quindi nazionale. Questo è quello che ha spiegato Davide Moscuzza (nella foto in alto), avvocato amministrativista, il quale ha spiegato come tutto sia nel pieno rispetto delle regole: «Gli espropri oggi sono pagati meglio che in passati e i rimborsi sono connaturati al valore venale della casa mentre una volta la quota era del 40% – ha detto ai numerosi presenti molto interessati dal problema – ma quelli che non verranno espropriati e rimarranno a vivere lungo l’autostrada non avranno nessuna compensazione e molto smog da respirare».
Così stanno le cose e non c’è nemmeno il tempo per cambiare il progetto definitivo ma solo di fare osservazioni a quello esecutivo. Alberto Minazzi, di Legambiente, ha espresso la posizione della sua associazione, contraria sin dall’inizio a questa opera infrastrutturale. Tra il pubblico molti casi di persone che perderanno la propria casa o parte dei propri terreni. Una ragazza è preoccupata perchè hanno espropriato tutte quelle intorno e la sua no: «Spero di non ritrovarmi sola in un enorme svincolo» – scherza – ma la preoccupazione tra la gente non manca. Ha chiuso la serata Daniele Marantelli, deputato del Pd e membro della commissione trasporti della Camera il quale ha sintetizzato i contenuti della serata.
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