Intorno al lago si sceglie la continuità

Dei sette comuni andati al voto, ben cinque hanno ridato fiducia all'amministrazione uscente

Il lago di Varese sceglie la continuità. Dei sette comuni andati al voto la scorsa tornata elettorale, ben cinque hanno ridato fiducia all’amministrazione uscente, rappresentata dallo stesso sindaco o dalla stessa compagine.
 
È il caso di Gavirate che, nonostante le liti che hanno inasprito il clima elettorale negli ultimi sei mesi, ha visto riconfermato Felice Paronelli, sostenuto da Pdl e Lega Nord. La sua vittoria, pur se netta con 2026 preferenze (3651%), è stata contrastata dalla coppia Silvana Alberio e Simone Foti, scesi in campo senza simboli partitici e in posizione di netto contrasto con il sindaco. Il risultato della lista civica “In Gavirate” è andata ben al di là delle aspettative, decretando una vittoria se non numerica, almeno morale risultando il primo partito d’opposizione con tre consiglieri. Decisamente deludente il risultato di Uniti per Far Bene a Gavirate guidata da Enrico Brunella che aveva riunito due partiti della scorsa opposizione (28,46%). Residuale, infine, la posizione della Destra di Nello Riga che non ha guadagnato seggi in consiglio
 
Riconfermato alla guida di Biandronno Antonio Calabretta, riconfermato con 832 voti, il 42,36%. Il suo successo viene letto soprattutto come una sconfitta del diretto rivale (25,87%), quell’Augusto Vanetti che, fuoriuscito dalla precedente maggioranza, aveva impostato la sua campagna elettorale sui problemi e sugli errori dei suoi ex compagni politici. Dietro Calabretta si è collocata la lista civica di Sandra Scorletti “Biandronno C’è” che si è fermata al 31.77% dei consensi.
 
Continuità, pur con una staffetta, si è registrata a Bardello dove la giovane Paola Quintè prenderà il posto di Valentino Del Grande di cui è stata vice nella passata amministrazione. Per il piccolo comune, la scelta di coalizzare le vecchie forze di maggioranza e opposizione contro la Lega Nord, guidata da Ferrarini, è stata premiata dall’elettorato: il Carroccio non è andato oltre il 21,6% dei consensi
 
Cambia alleanza ma non sindaco Cazzago Brabbia, la perla del lago di Varese. Massimo Nicora sbaraglia la concorrenza della Lega Nord, coalizione che lo aveva portato sulla poltrona di primo cittadino cinque anni fa. La vittoria della lista civica “Tradizione e innovamento” fa scalpore anche e soprattutto perché Cazzago Brabbia è il paese natale di Giancarlo Giorgetti, leader del Carroccio a livello nazionale, sindaco per dieci anni e aperto sostenitore della squadra che candidava il suo quasi omonimo Amerigo Giorgetti. Nicora ha vinto con 90 voti di vantaggio, 298 a 208, il 59,89 per cento contro il 41,10 ottenuto dai padani: una campagna puntata sull’apertura contrapposta alla volontà di chiudersi in sé stessi è tra le ragioni di una vittoria sorprendente ma altrettanto ampia e meritata.
 
Cambio di rotta netto a Bodio Lomnago, dove il sindaco uscente Liborio Rinaldi è stato battuto da Bruno Pavan, appoggiato dalla Lega Nord: 679 voti pari al 55,47 dei voti per Pavan, 545 pari al 44,52 per cento per Rinaldi che guiderà l’opposizione. Cambio anche ad Azzate, dove a Giovanni Nicora succede Giovanni Dell’Acqua, candidato da Lega Nord, PdL e Indipendenti: netta l’affermazione del professionista azzanese, che con 1162   (44,79%) ha sbaragliato la concorrenza di Enzo Vignola di “ViviAzzate” (844 voti pari al 32,53%), del vicesindaco uscente Vincenzina Marchesin di “Nuovo Accordo Civico” (506 voti pari al 19,50%) e all’Italia dei Valori con Gianni Benedetti (82 voti pari al 3,16%). In entrambi i comuni è stata la campagna elettorale basata sulla sicurezza una delle molle che ha convinto l’elettorato a scegliere i candidati appoggiati dal Carroccio.
 
Ben salda in sella la Lega Nord a Buguggiate, uno dei feudi inespugnabili dei padani in provincia di Varese. Ad Alessandro Vedani succede Cristina Galimberti, sua fedelissima e già consigliere comunale in quota Lega nell’ultimo quinquennio: ha battuto nettamente gli altri due concorrenti in lizza, Giuseppe Colombo con una civica e Nicoletta Ferloni con il Popolo delle Libertà. 967 i voti per il Carroccio, 569 quelli raccolti da Colombo e “solo” 450 quelli del PdL, nonostante l’appoggio del consigliere regionale Raffaele Cattaneo.                    

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Pubblicato il 10 Giugno 2009
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