Nino Rota, il musicista che superò Fellini
Diventò famoso grazie al regista di "Amarcord", ma la sua produzione al di fuori del cinema è ricca e quasi sconosciuta. Il 27 e 28 giugno, a Villa Caproni, due serate di concerti per riscoprire questo grande autore

«L’appellativo “il musicista di Fellini” – spiega Claudio Ricordi (foto sopra), direttore artistico dell’associazione– ha finito per relegare Rota in secondo piano, che invece ha una produzione ricchissima, fatta di opere liriche, balletti, musica da camera e da concerto».
Nino Rota, dunque, scriveva musica “pura” e non solo musica da film, come i preludi per pianoforte che faranno parte del programma dei Concerti di Villa Caproni. «Oggi, quando siparla di musicisti, il termine “grande” si usa molto e spesso a sproposito – spiega Emanuele Ferrari, pianista e musicologo che sarà tra gli interpreti di concerti di Villa Caproni –. Nino Rota era veramente un grande. Nei suoi preludi c’è un micrococosmo, una conoscenza profonda della musica, testimoniata dai tantissimi riferimenti a partire da Chopin per arrivare a Rachmaninov, passando per Shostakovic. Inoltre, nelle sue composizioni si possono ben notare le connotazioni del suo tempo, quasi fumettistiche».
«Quando si parla di musiche da film si pensa a Morricone e, appunto, a Rota – dice Antonio Zambrini, jazzista anch’egli protagonista delle serate Amarcord di Venegono Superiore –. Dovendo registrare un disco ispirato a musiche da film, ho ascoltato per una estate intera Morricone e Rota. Sono giunto alla conclusione che il primo è un grande arrangiatore, mentre Rota è un vero compositore perché ascoltandolo mi rimaneva qualcosa su cui lavorare».
Il programma della due giorni di “Amarcord” a Villa Caproni prevede, sabato 27 giugno (inizio ore 21) il gruppo musicale di fiati di Venegono Superiore che eseguirà due arrangiamenti per banda. Alle 21 e 15 il flauto di Anna Bazueva e il pianoforte di Luigi Zanardi intratterranno il pubblico con trascrizioni inedite elaborate per il Flauto d’Oro di Severino Gazzelloni. A chiudere la prima serata il pianista Emanuele Ferrari eseguirà e commenterà una scelta di preludi per pianoforte.
La serata di domenica 28 giugno sarà aperta alle ore 21 dal trio degli “Albatros Ensemble” formato da Alessandro Marangoni al pianoforte, Stefano Parrino al flauto e Francesco Parrino al violino. A chiudere l’evento le musiche di Nino Rota arrangiate jazzisticamente dall’“Antonio Zambrini trio” composto da: Antonio Zambrini al pianoforte, Andrea Di Biase al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria.
I concerti si terranno a Villa Caproni (Venegono Superiore via Roma n. 1). Con l’iniziativa “ 7 € per 7 note” il costo dell’ingresso sarà devoluto alla raccolta pubblica di fondi. L’entrata sarà libera per i soci dell’associazione “Sui sentieri della musica”.
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