Pellet, 70 chiamate ai pompieri “Basta non toccare le ceneri”
Attese per le prossime ore le analisui sulel ceneri che vengono effettuate in un centro di Roma
Inutile dire che non va bruciato, col caldo di questi giorni, solo basterà non toccare le ceneri nelle stufe, se ancora non sono state pulite. Sono questi i consigli che i vigili del fuco di Varese hanno dato alle oltre 70 persone che hanno telefonato al 115, allarmate per le notizie riguardanti il pellet. Nei giorni scorsi le cronache parlavano di un’inchiesta della polizia di Aosta che ha ipotizzano la presenza di cesio 137 nelle pallettone da bruciare. E’ infatti di Varese l’importatore per l’Italia dei pellet di marca "Naturkraft”.
«Diverse persone hanno telefonato in questi giorni – spiegano dal centralino dei pompieri – e a tutti diamo lo stesso consiglio: per non correre rischi è sufficiente tenere stoccato correttamente il materiale. Niente di più. Se sono presenti ceneri nelle stufe, non toccarle, finchè non si conosceranno gli esiti delle analisi che verranno effettuate a Roma nel nostro centro nucleare di analisi».
Sulla questione in questi giorni è intervenuta anche Anfus, associazione nazionale fumisti e spazza camini http://www.radiofuoco.com/home/news . «Innanzitutto, il pellet contaminato è stato scoperto a causa della cattiva combustione del prodotto – spiegano dall’associazione. Questo fa pensare che più che una contaminazione della materia prima si tratti di materiale di scarsa qualità, presumibilmente additivato con inerti per farlo pesare di più. Invitiamo perciò tutti gli utilizzatori di stufe a pellet che hanno riscontrato anomalie nella combustione del pellet di rivolgersi alle ASL e ai comandi dei VVF di zona per le opportune analisi. Non essendo in stagione invernale sono operazioni che si possono fare con calma».
«Diverse persone hanno telefonato in questi giorni – spiegano dal centralino dei pompieri – e a tutti diamo lo stesso consiglio: per non correre rischi è sufficiente tenere stoccato correttamente il materiale. Niente di più. Se sono presenti ceneri nelle stufe, non toccarle, finchè non si conosceranno gli esiti delle analisi che verranno effettuate a Roma nel nostro centro nucleare di analisi».
Sulla questione in questi giorni è intervenuta anche Anfus, associazione nazionale fumisti e spazza camini http://www.radiofuoco.com/home/news . «Innanzitutto, il pellet contaminato è stato scoperto a causa della cattiva combustione del prodotto – spiegano dall’associazione. Questo fa pensare che più che una contaminazione della materia prima si tratti di materiale di scarsa qualità, presumibilmente additivato con inerti per farlo pesare di più. Invitiamo perciò tutti gli utilizzatori di stufe a pellet che hanno riscontrato anomalie nella combustione del pellet di rivolgersi alle ASL e ai comandi dei VVF di zona per le opportune analisi. Non essendo in stagione invernale sono operazioni che si possono fare con calma».
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