Podestà non sfonda, la Provincia di Milano al ballottaggio
Filippo Penati ha raggiutno il suo obbietivo, il suo sfidante non è riuscito a passare al primo turno. Nel Milanese si tornerà alle urne fra due settimane
Uno è arrivato primo e l’altro secondo, eppure è solo Filippo Penati ad aver centrato il suo obiettivo: per designare il vincitore delle provinciali bisognerà attendere il ballottaggio del 21 giugno.
Guido Podestà, il candidato del centro-destra, non ne fa un dramma, ma evidentemente l’obiettivo sfumato di passare al primo turno lo preoccupa. Lo preoccupa per l’incognita del comportamento dell’elettorato leghista in vista del ballottaggio, lo preoccupa per una città di Milano che in qualche modo ha tradito le aspettative del centro-destra. E lo preoccupa per il fatto che non sono bastati i ministri e i leader di partito fatti sfilare in questi giorni per la città per superare quella soglia del 50% che gli avrebbe permesso di chiudere subito la partita.
Dall’altra parte c’è invece Filippo Penati, presidente uscente, arrivato secondo ma consapevole di aver raggiunto un risultato importantissimo, che scompagina le carte e riapre i giochi.
Esattamente dieci punti percentuali lo separano da Podestà, ma può vantare un miglior risultato personale. Sia in provincia che in città l’ex sindaco di Sesto San Giovanni ha ricevuto 2 punti percentuali di preferenze in più dei partiti che lo sostenevano. Contrariamente a Podestà, che ne ha ricevute meno della sua coalizione.
E poi ci sono i piccoli, che adesso hanno diritto a tutte le luci della scena: C’è Massimo Gatti, sostenuto da Prc, Pdci, e Un’Altra Provincia che ha totalizzato il 3,6% dei voti. Enrico Marcora che con l’Udc è arrivato anche lui al 3,6%. Elisabetta Fatuzzo con Pensionati e Mpa ferma a 1,4 e poi gli altri nove candidati che hanno raggiunto risultati compresi fra 0, 1 e 1 punto percentuale, che in una sfida a due acquistano un peso importante. Quindi ci saranno ancora 14 giorni di campagna elettorale, fino a quel 20 giugno, quando calerà di nuovo il silenzio e nel Milanese ci si preparerà a tornare alle urne.
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