Raid razzista, giustizia sprint per il bengalese picchiato
Odio razziale, tutti e 4 i componenti del branco sono stati processati e giudicati. Oggi davanti al gup altri due ragazzi hanno patteggiato 1 anno di carcere
Sono stati tutti riconosciuti, denunciati e giudicati, nel giro di sei mesi, i ragazzi che picchiarono un venditore di fiori bengalese a Ghirla lo scorso novembre. Oggi, davanti al gup di Varese, Giuseppe Battarino, hanno patteggiato una pena di 1 anno di carcere i 21enni Daniele Civolani di Cugliate Fabiasco e Davide Margotta di Marchirolo. Le difese avevano chiesto inizialmente 6 mesi, ma il gup, in considerazione della gravità del reato, non aveva accettato una pena così bassa.
Lo scorso aprile erano stati condannati anche due ragazzi di Cugliate Fabiasco, Marco Rocchetti, 26 anni, e Manuel Parazzoli, 21 anni. Tutti e quattro, erano stati indicati dal venditore di rose, Mizan Khan di 31 anni, residente a Varese, come i componenti del branco che lo picchiò a calci e pugni quella sera, fuori dal locale della piazzetta di Ghirla. I ragazzi presero prima di mira il suo motorino, poi si accanirono contro di lui. I carabinieri intervennero dopo la chiamata di alcuni testimoni, ma il bengalese, dopo il pestaggio, se ne andò via spaventato e fecero appena tempo a prenderne i dati. La procura avviò l’azione penale sulla base della sua successiva testimonianza, contestando anche l’aggravante dell’odio razziale, che ha retto fino alla sentenza di primo grado in tribunale per i primi due autori del pestaggio e che è stata mantenuta anche nel patteggiamento di oggi. E considerata però in continuazione con gli altri reati di danneggiamenti, percosse, ingiurie e lesioni in concorso.
Lo scorso aprile erano stati condannati anche due ragazzi di Cugliate Fabiasco, Marco Rocchetti, 26 anni, e Manuel Parazzoli, 21 anni. Tutti e quattro, erano stati indicati dal venditore di rose, Mizan Khan di 31 anni, residente a Varese, come i componenti del branco che lo picchiò a calci e pugni quella sera, fuori dal locale della piazzetta di Ghirla. I ragazzi presero prima di mira il suo motorino, poi si accanirono contro di lui. I carabinieri intervennero dopo la chiamata di alcuni testimoni, ma il bengalese, dopo il pestaggio, se ne andò via spaventato e fecero appena tempo a prenderne i dati. La procura avviò l’azione penale sulla base della sua successiva testimonianza, contestando anche l’aggravante dell’odio razziale, che ha retto fino alla sentenza di primo grado in tribunale per i primi due autori del pestaggio e che è stata mantenuta anche nel patteggiamento di oggi. E considerata però in continuazione con gli altri reati di danneggiamenti, percosse, ingiurie e lesioni in concorso.
Il pestaggio fu del tutto gratuito e segnato, secondo il pm Sara Arduini che ha sostenuto l’accusa in dibattimento contro i primi due imputati, solo dalla volontà di fare del male a una persona con diverso colore della pelle. Ronchetti e Parazzoli avevano cercato di discolparsi dicendo che era stato Civolani il più focoso del gruppo ad aizzare gli altri e a gestire il vero proprio pestaggio, ma i due giudici che hanno valutato l’episodio hanno entrambi concluso che ci fu un’aggressione di gruppo, con responsabilità equamente divise.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
CarloP su Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese
GrandeFratello su Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese
Bustocco-71 su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
Felice su Il nuovo canile di Varese divide la politica: via Duno sì o no?
Felice su Recensioni false online, anche a Varese la battaglia dei ristoratori: «Ne basta una per distruggerti»
Takaya su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.