Rimessa a nuovo la grotta della Madonna

Il luogo di culto caro ai fagnanesi è stato restaurato per volontà della Pro Loco mentre si conclude il cammino dei fedeli preparato per il mese di maggio




Si è concluso ufficialmente ieri sera con la recita del Santo Rosario il cammino dei fedeli preparato per il mese di maggio dalla Comunità Pastorale “Madonna della Selva” che comprende le tre parrocchie fagnanesi di San Gaudenzio, di San Giovanni in Bergoro e di Santa Maria Assunta alle Fornaci.
Un cammino spirituale diverso dal solito che ha interessato oltre alle icone e figure mariane sparse nei rioni il Santuario della Madonna della Selva, casa naturale della Vergine Maria e il cimitero.
Tutti i lunedi del mese infatti, e la programmazione continua anche per il mese di giugno, alle venti, si è tenuta la Santa Messa all’interno del cimitero, itinerante tra i colombari e i vari angoli del campo santo stesso.

Tantissime le persone presenti, in numero crescente di volta in volta raggiungendo e superando anche quota trecento presenze.  Causa maltempo il Rosario si è recitato nella chiesa di San Gaudenzio anziche in oratorio femminile davanti alla suggestiva grotta  della Madonna rimessa a nuovo dalla Pro Loco proprio per il mese di maggio, da sempre mariano per definizione. «La Presidente Armida Macchi Porta era da tempo che voleva ripulire e metter mano alla grotta, e ne avevamo parlato in una seduta del Consiglio Pastorale Parrocchiale ancora alla presenza del precedente Parroco Don Giovanni Annovazzi.  Poi il discorso era temporaneamente accantonato ma oggi in sintonia con la volontà del nuovo Parroco Don Giorgio Basilio ci siamo messi al lavoro» racconta Fausto Bossi.

All’interno della grotta Pieraldo Mascheroni ha ridipinto lo sfondo e il muro intorno all’altare, Rosalina Ferè ha preparato e donato una bella tovaglia ricamata mentre Daniele Valenti e Vittorio Zambon hanno lavorato con la Presidente nell’asportare tutta l’edera che aveva sommerso interamente la grotta arrivando ad infestare anche la parete dell’oratorio e i canali annessi.  «Abbiamo pulito bene, lavato sia dentro che fuori la grotta della Madonna, poi è stato passato l’interno anche con un getto di idropulitrice, ridipinto e abbellito l’altare, e fuori oltre ad aver disboscato tutta l’edera abbiamo legato e fatto correre lungo i sassi una rosa rampicante bianca», spiega la Presidente della Pro Loco Armida Macchi Porta.  Inoltre il lavoro dei volontari si è distribuito anche all’esterno del monumento ed oltre alla grotta costruita nel novembre del 1948, come recita una targa scolpita nella pietra, hanno messo a dimora nuove piante, alcune varietà di fiori multicolori e cortecce per abbellire l’intero circondario dell’aiuola.

Questo intervento di pulizia necessitava da tempo e oltre alle affezionate donne che passano tutti i giorni dal prezioso luogo di preghiera mariano, tra i primi a complimentarsi con la Pro Loco sono stati proprio i sacerdoti, con il Parroco Don Giorgio Basilio e Padre Aurelio Riganti in primis.  Altro momento molto significativo si è avuto domenica quando verso la fine della Santa Messa delle dieci il Parroco si è messo in collegamento telefonico e a viva voce ha diffuso le parole del messaggio inviato dal collega Parroco di Fagnano Alto che ha ringraziato i fagnanesi per la loro preghiera e vicinanza in questi momenti terribili e per la statua della Madonna, splendido regalo accettato di buon grado e messo al centro della chiesa-tenda che ospita i fedeli abruzzesi dopo il terremoto.  Dopo i saluti e i ringraziamenti, con l’augurio che il paese si lasci presto alle spalle i disagi del terremoto e ricominci a costruirsi meglio di prima, le due comunità hanno recitato insieme un Ave Maria conclusiva in un emozionante e toccante momento di cammino di fede e di fratellanza nato in questo gemellaggio solidale tra i due paesi di Fagnano.




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Pubblicato il 01 Giugno 2009
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