Un sinposio sulla radioterapia, tra tecnologia e alta assistenza

Si svolgerà a Villa Cagnola il prossimo 13 giugno un incontro organizzato dal reparto dell'ospedale di Circolo diretto dal professor Tordiglione

La Radioterapia è una specialità clinica particolarmente complessa ed in rapidissima evoluzione perchè riceve continui stimoli dallo straordinario sviluppo tecnologico dell’informatica e dell’elettronica, per realizzare interventi sempre più efficaci e selettivi nella lotta contro i tumori.
Il simposio che si svolgerà a Villa Cagnola sabato 13 giugno, Villa Cagnola (Gazzada-Varese), con relatori di prestigio scientifico indiscusso, richiamerà a Varese specialisti da tutta la Lombardia, in considerazione del fatto che il reparto dell’Ospedale di Circolo è all’avanguardia tecnologica ed orientato all’eccellenza, grazie al radicale e progressivo rinnovamento di tutte le apparecchiature con piena integrazione tra i diversi componenti del sistema.
Questa tecnologia estremamente sofisticata è in grado di attuare i seguenti trattamenti mirati di elevata complessità, realizzabili solo in pochi Centri altamente qualificati:
1) Tecniche conformazionali tridimensionali (3D-CRT), con risparmio delle strutture a rischio (migliore qualità di vita), che consentono alla Radioterapia esclusiva di essere la modalità primaria di trattamento (80-90% di guarigioni definitive) in alternativa alla chirurgia, per alcune neoplasie piccole e in stadio iniziale, della laringe con conservazione della voce, della prostata con preservazione della potenza sessuale e della continenza urinaria, della sfera ginecologica, della mammella (quest’ultima in associazione alla chirurgia conservativa).
Inoltre, la Radioterapia si associa alla Chirurgia ed all’Oncologia Medica in strategie multidisciplinari, con trattamenti integrati e personalizzati che portano un contributo fondamentale alla guarigione ed alla salvaguardia della funzione delle strutture irradiate, evitando interventi chirurgici demolitivi.
2) Tecniche conformazionali dinamiche con collimatori micromultilamellari (MMLC) per trattamenti di radioterapia stereotassica (SRT) sull’encefalo, in presenza di tumori ben circoscritti o di piccole malformazioni arterovenose (MAV), senza ricorrere all’intervento chirurgico (SRS-radiochirurgia).
3) Radioterapia con modulazione di intensità (IMRT), in quanto l’intensità del fascio di radiazioni è proporzionale allo spessore del tumore: ove questo è più spesso l’intensità è maggiore e viceversa. E’ cosi possibile erogare dosi elevate al bersaglio, con maggiori guarigioni e migliore qualità di vita. Le principali indicazioni cliniche sono rappresentate da volumi neoplastici concavi con il bersaglio che avvolge un organo critico, ad esempio tumori endocranici, dei seni paranasali, testa-collo, prostata.
4) Radioterapia guidata dalle immagini-IGRT ( di prossima acquisizione): un sistema evoluto controlla il movimento della neoplasia nelle fasi di ciclo respiratorio “gating respiratory” e ne consente l’irradiazione solo quando essa coincide con il fascio radiante; ad esempio tumori polmonari, della prostata ecc.
Si tratta di una vera e propria evoluzione generazionale che è stata possibile grazie alla continua crescita professionale degli operatori della Radioterapia, in collaborazione con i Colleghi dell’U.O. Di Fisica Sanitaria.
«Si ricordano solo due dati fondamentali – commenta il prof. Michele Tordiglione, promotore del convegno – Nel corso del 2008 sono stati curati e visitati, presso la nostra Unità Operativa, 14.203 pazienti e sono state eseguite 26.231 prestazioni radioterapiche, con notevole riduzione della lista di attesa (15 gg circa), perchè ogni giorno in più significa riduzione delle probabilità di guarigione e depressione psicologica per i pazienti. Basta una semplice riflessione, se ragioniamo anche soltanto in termini di vite salvate e di qualità della vita, si apprezza in pieno la straordinaria portata di questi progressi tecnologici ed è possibile diffondere un messaggio di speranza, fondamentale per molte vite umane ed impensabile solo pochi anni orsono. Infine, è giusto sottolineare che anche la più sofisticata delle tecnologie deve sempre fare riferimento alla centralità del paziente per affrontare anche i problemi psicologici della malattia, infatti la conoscenza approfondita della vicenda umana del malato ed il rispetto assoluto della sua sensibilità e personalità, sono momenti fondamentali per vincere definitivamente questa battaglia per la vita, perchè di cancro oggi si può guarire».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Giugno 2009
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