Classifiche universitarie, buone posizioni per la Liuc
Pubblicate in questi giorni le principali classifiche nazionali delle Università
Il profilo di un’Università che cresce, si migliora e non solo tiene il passo con altri atenei di tradizione ben più lunga ma in alcuni casi riesce anche a superarli: è quanto emerge a proposito dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC dalle principali classifiche nazionali delle Università pubblicate in questi giorni.
Nelle parole del rettore, Andrea Taroni, tutta la soddisfazione per quanto emerge dalla Grande Guida Università 2009 – 2010 di Repubblica – CENSIS, in cui i brillanti piazzamenti fra le università non statali dello scorso anno sono stati confermati. «Anche quest’anno siamo riusciti a mantenere le posizioni, già l’anno passato eccellenti, nelle graduatorie per Facoltà. Giurisprudenza è prima tra le non statali con una votazione di 104,5/110, davanti a Luiss con 102,3 (tra le statali, prima risulta Trento con 102,3). Economia è terza tra le non statali, dietro a Bocconi e Luiss, con un punteggio di 99/110. Ingegneria, come al solito, non è valutata per carenza di competitors a livello non statale». Il punteggio attribuito nella Guida tiene conto della produttività degli studi, della qualità della didattica, della ricerca e dell’internazionalizzazione.
Altri riscontri significativi sul livello raggiunto dalla Liuc in questi diciotto anni di storia giungono dalle graduatorie stilate dal mensile universitario Campus: in particolare, dalla classifica delle università specializzate in Economia, in cui la LIUC con un punteggio di 92,69 si posiziona al secondo posto dopo l’Università Commerciale Luigi Bocconi e prima della LUISS di Roma.
«Pur tenendo conto delle riserve talvolta espresse sulle conclusioni alle quali giungono queste classifiche – commenta il Presidente della Liuc Paolo Lamberti – dai dati in esse contenute emerge un riconoscimento ‛scientifico’ dell’alto profilo sotto diversi parametri, segno di un progetto che, nato come una scommessa, è diventato una solida realtà, con tutte le armi per confrontarsi con il variegato panorama universitario nazionale».
A questi buoni risultati si aggiungono i dati dell’indagine sui Laureati delle Università aderenti al Consorzio Almalaurea, che raggruppa 46 Atenei Italiani, pubblici e privati, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. «In questo contesto – spiega Taroni – pure con qualche differenza tra le Facoltà, otteniamo ottimi risultati per quel che riguarda l’età di conseguimento dei titoli, la durata degli studi, i tassi di occupazione ad un anno dalla laurea e la partecipazione alle attività di stage e internazionalizzazione».
In particolare, i laureati di secondo livello in Economia Aziendale hanno un’età media di 24,8 anni contro i 25,9 del totale laureati degli atenei Almalaurea, media che ci pone al primo posto fra tutti gli atenei per i laureati più giovani. Per i laureati di secondo livello in Ingegneria Gestionale è invece molto significativo il numero di anni impiegati per terminare gli studi, pari a 2.2 contro una media di Almalaurea di 2.6, che porta a distinguere i nostri laureati come i più veloci del collettivo, a fronte peraltro di una votazione media, in questa come nelle altre due facoltà, che denota il rigore delle valutazioni e dunque l’alto livello di impegno richiesto ai nostri studenti. Buoni risultati anche per la facoltà di Giurisprudenza, che per i laureati della Laurea Magistrale a Ciclo Unico registra una buona percentuale, l’11,1% del totale a fronte di una media Almalaurea del 5,7%, di studenti che scelgono di effettuare uno stage in azienda, in alternativa al più tradizionale sbocco del tirocinio/praticantato.
Nelle parole del rettore, Andrea Taroni, tutta la soddisfazione per quanto emerge dalla Grande Guida Università 2009 – 2010 di Repubblica – CENSIS, in cui i brillanti piazzamenti fra le università non statali dello scorso anno sono stati confermati. «Anche quest’anno siamo riusciti a mantenere le posizioni, già l’anno passato eccellenti, nelle graduatorie per Facoltà. Giurisprudenza è prima tra le non statali con una votazione di 104,5/110, davanti a Luiss con 102,3 (tra le statali, prima risulta Trento con 102,3). Economia è terza tra le non statali, dietro a Bocconi e Luiss, con un punteggio di 99/110. Ingegneria, come al solito, non è valutata per carenza di competitors a livello non statale». Il punteggio attribuito nella Guida tiene conto della produttività degli studi, della qualità della didattica, della ricerca e dell’internazionalizzazione.
Altri riscontri significativi sul livello raggiunto dalla Liuc in questi diciotto anni di storia giungono dalle graduatorie stilate dal mensile universitario Campus: in particolare, dalla classifica delle università specializzate in Economia, in cui la LIUC con un punteggio di 92,69 si posiziona al secondo posto dopo l’Università Commerciale Luigi Bocconi e prima della LUISS di Roma.
«Pur tenendo conto delle riserve talvolta espresse sulle conclusioni alle quali giungono queste classifiche – commenta il Presidente della Liuc Paolo Lamberti – dai dati in esse contenute emerge un riconoscimento ‛scientifico’ dell’alto profilo sotto diversi parametri, segno di un progetto che, nato come una scommessa, è diventato una solida realtà, con tutte le armi per confrontarsi con il variegato panorama universitario nazionale».
A questi buoni risultati si aggiungono i dati dell’indagine sui Laureati delle Università aderenti al Consorzio Almalaurea, che raggruppa 46 Atenei Italiani, pubblici e privati, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. «In questo contesto – spiega Taroni – pure con qualche differenza tra le Facoltà, otteniamo ottimi risultati per quel che riguarda l’età di conseguimento dei titoli, la durata degli studi, i tassi di occupazione ad un anno dalla laurea e la partecipazione alle attività di stage e internazionalizzazione».
In particolare, i laureati di secondo livello in Economia Aziendale hanno un’età media di 24,8 anni contro i 25,9 del totale laureati degli atenei Almalaurea, media che ci pone al primo posto fra tutti gli atenei per i laureati più giovani. Per i laureati di secondo livello in Ingegneria Gestionale è invece molto significativo il numero di anni impiegati per terminare gli studi, pari a 2.2 contro una media di Almalaurea di 2.6, che porta a distinguere i nostri laureati come i più veloci del collettivo, a fronte peraltro di una votazione media, in questa come nelle altre due facoltà, che denota il rigore delle valutazioni e dunque l’alto livello di impegno richiesto ai nostri studenti. Buoni risultati anche per la facoltà di Giurisprudenza, che per i laureati della Laurea Magistrale a Ciclo Unico registra una buona percentuale, l’11,1% del totale a fronte di una media Almalaurea del 5,7%, di studenti che scelgono di effettuare uno stage in azienda, in alternativa al più tradizionale sbocco del tirocinio/praticantato.
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