Coldiretti: «Così non si può più andare avanti»

Così parla Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, a margine delle proteste nazionali di questi giorni. Che hanno visto il plauso, a Montecitorio, anche di Marco Reguzzoni

«I presidi per ora sono finiti. Ma solo per ora. Se, dopo le solite manifestazioni di attenzioni, non seguirà qualcosa di concreto. Noi andiamo avanti ad oltranza». A parlare è Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, dopo le manifestazioni che l’associazione di agricoltori ha messo in cantiere in questi giorni al Pirellone, al Brennero e in altri posti significativi, come – nelle nostre zone – la sede della Carnini.

Manifestazioni che innanzitutto promuovevano, una vendita più trasparente degli alimentari, in particolare del latte e dei suoi derivati «Adesso vengono considerati prodotti italiani latte e latticini che magari arrivano dalla Lituania o dalla Polonia – spiega Fiori – Non è una cosa illegale: ma pensiamo, non solo per la valorizzazione del produttore ma anche per il vantaggio del consumatore, che sia più opportuno sapere la reale provenienza di questo alimento, così che ognuno possa scegliere consapevolmente cosa comprare».

Una richiesta di buon senso, che apparentemente gode dei consensi di tutti i soggetti con cui gli allevatori hanno parlato. E che è stato oggetto anche di discussione a Montecitorio: «Rivolgiamo un saluto e un apprezzamento nei confronti dell’opera della Coldiretti,  che sta manifestando per un fine nobile che noi condividiamo: quello di arrivare alla trasparenza dell’informazione ai consumatori sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti. noi siamo con loro» ha detto infatti, intervenendo in aula Marco Reguzzoni, vice-capogruppo dei deputati leghisti, esprimendo “la solidarietà di tutto il gruppo della Lega Nord” alla manifestazione di oggi della Coldiretti davanti alla Camera.

Reguzzoni è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di apprezzamenti e di gesti di solidarietà: senza però particolari riscontri fino ad ora. E ai quali ora Fiori si rivolge con un appello: «Da ormai molto tempo denunciamo la situazione liimite dei produttori: troppo alto è il costo di produzione del latte e troppo basso il prezzo che pagano le industrie utilizzatrici. Un problema esistente anche prima, ma che con la situazone attuale diventa dramatico – conclude Fiori – So che c’è la crisi per tutti, ma per ognuno è stato fatto qualcosa che lenisse il problema: la rottamazione per le macchine, i Tremonti bond… per l’agricoltura niente. Diciamo che chiediamo, se non aiuti, almeno la possibilità di giocarci la concorrenza in modo leale. E se non arriva nulla, noi continueremo a protestare, perchè così non possiamo più andare avanti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2009
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