Dono alla pediatria: dieci tv dal Centro anziani di Luvinate

Sono stati consegnati oggi 10 televisori al Comitato Tutela Bambino in Ospedale dal Centro Anziani di Luvinate per la Pediatria di Varese.

Televisori di ultima generazione, a schermo piatto con digitale terrestre. Una donazione importante per rendere più serena e piacevole la degenza in ospedale dei bambini. «In Pediatria ci sono tante attività ludiche, che intrattengono i piccoli ammalati, ma la giornata è sempre tanto lunga. Non c’è la possibilità di andare al parco a giocare con gli amici, bisogna vivere in uno spazio chiuso, dal quale non si può uscire – ha spiegato Emanuela Crivellaro – ed allora anche il televisore, in certi momenti può essere utile».

«Tutto ciò facilita anche il nostro lavoro di medici, perchè i bambini sono più sereni, possono giocare, si trovano bene, tanto che, a volte, piangono perchè non vogliono andare a casa» ha ribadito il prof. Luigi Nespoli.

«Questa donazione, rispetto alle altre, ha un valore maggiore, perchè a compiere questo gesto sono gli anziani di Luvinate. In questo modo si conferma quel rapporto di intenso affetto che tutti conoscono, quello che lega nonni e nipoti –  ha commentato, ringraziando, il dr. Walter Bergamaschi – Saranno sempre di più i bambini che usufruiranno di questi apparecchi, come confermano il numero dei ricoveri del primo semestre del 2009, in aumento rispetto allo scorso anno».

Felici i nonni presenti in rappresentanza di tutto il Centro di Luvinate, nel vedere come la loro donazione verrà usata. Talmente felici da decidere di regalare anche 10 lettori dvd/dvx/usb. «Siamo un bel gruppo, lavoriamo tutto l’anno, confezioniamo vestiti, borse di stoffa, ricamiamo biancheria, prepariamo tante cose che poi vendiamo in varie occasioni. Il ricavato viene dato tutto in beneficienza» ha sottolineato Sandra Molinari, attivissima responsabile del Centro.

Anche l’anno scorso i nonni di Luvinate avevano aiutato il CTBO, regalando un moderno microscopio, preziosa attrezzatura per i medici del reparto. 

Dimostrando così il loro affetto per il Ponte del Sorriso, che è sempre più un ospedale a misura di bambino.