E se il prossimo G8 fosse virtuale?

Abbiamo sperimentato al Cbc ( Cisco Business Collaboration) la Telepresenza, un mezzo quasi reale per realizzare una riunone virtuale

La prima cosa che ha notato la donna al tavolo di fronte a chi scrive è che portavo un anello molto grosso, di quelli che si sentono quando gesticoli. Tra donne è un gesto ovvio. Guardare, notare i particolari  fa parte integrante della riunione, a cui entrambe stiamo partecipando.  Non ci sarebbe perciò niente di strano – e nulla da raccontare – se quella fosse stata una normale  riunione. Invece non solo non si condivideva in realtà lo stesso tavolo, ma i partecipanti erano  divisi da un intero fabbricato. Quella donna comunicava con me attraverso la telepresenza, la più estrema forma di videoconferenza, che permette di condividere lo stesso tavolo virtuale pur essendo a migliaia di chilometri di distanza. E il segreto della naturalezza della nostra comunicazione era un algoritmo, che comandava la superwebcam che "cercava i nostri occhi" per riprodurne i gesti.
Commercializzata dal colosso mondiale delle reti Cisco, la comunicazione in telepresenza, come viene chiamata, si avvale di schermi HD a 37 pollici simili a quelli dei nuovi televisori e dotati di webcam speciali, attraverso i quali è possibile guardarsi negli occhi, indicare con lo sguardo la persona a cui ci si rivolge, percepire gesti ed esitazioni dell’altro. Fare una vera riunione, insomma: di quelle che la videoconferenza classica, pur avanzatissima e per certi versi comoda, non era in grado di riprodurre. E che, con il modello a tre schermi, come è successo al gruppo che ha "testato il mezzo" nella sede italiana dell’azienda, può essere condotta tranquillamente da un numero di persone che arriva a 12 ed è già oggi un mezzo ampiamente utilizzato per riunioni transoceaniche di grandi aziende multinazionali. Giusto la dimensione del G8, che potrebbe i questo modo fare riunioni più sicure ed ecologiche senza perdere niente dell’importanza dei rapporti "a tu per tu": con la possibilità di collegarsi tra l’altro in più punti diversi contemporaneamente. .   

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La telepresenza esiste 4 di 13

La strabiliante "videoconferenza 2.0" non è però solo per grandi aziende o capi di stato.
Funziona infatti benissimo anche a uno schermo solo, e in questo caso la telepresenza può trasformarsi in una forma avanzatissima di conversazione professional-casalinga. Una via di mezzo tra Get Smart e le comunicazioni tra l’Enterprise e le altre navi galattiche, dal proprio divano di casa o dello studio: permettendo, per esempio, di farsi visitare dal grande specialista medico anche se non esercita nel nostro stesso paese o continente. O di promettere alla fidanzata l’anello, guardando la sua reazione in diretta. Unico requisito per utilizzare il gioiellino: 5 mega di banda per ogni schermo. E una certa vocazione al futuro, che sempre di più rende reali e automatiche comunicazioni una volta impossibili.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Luglio 2009
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