«Estasi collettiva, quanto il sole è diventato nero»

Il racconto e le foto degli studiosi del Gruppo astronomico tradatese al ritorno dalla “missione” osservativa in Cina

«La mattina dei mercoledì 22 luglio tutta la Cina è stata investita da una violentissima perturbazione, che ha portato pioggia torrenziale lungo tutta la fascia di totalità della grande eclisse totale di Sole più lunga del 21° secolo. Tra le decine di migliaia di studiosi, provenienti da ogni parte del mondo, che avevano raggiunto la Cina con ogni mezzo e una grande quantità di strumenti,
lo scoramento era grande». Gli studiosi del Gruppo astronomico tradatese, ben 32, sono tornati in Italia da pochi giorni dopo l’avventura in Cina per osservare l’eclisse che era in programma e che è stata “guastata” da un forte maltempo. Raccontano la loro avventura, andata a buon fine, nonostante i molti impedimenti.
 
«Anche per la nostra spedizione ad Anjii, ha riservato una sorpresa a dir poco raccapricciante – raccontano -: cielo colmo da nuvole nere e pioggia. Scambi di messaggio con altri gruppi italiani in altri punti della totalità ci hanno convinto a non tentare spostamenti dell’ ultima ora: pioveva a dirotto praticamente dappertutto. Fortunatamente il sito scelto per osservare l’eclisse era ad un’ora di strada, situato a circa 1000 metri di altezza, all’interno di una incredibile foresta di bambù, nei pressi di una grande diga del lago artificiale di Jantiachi. Saliamo i tornanti della foresta di bambù assieme a decine di migliaia di studiosi di mezzo mondo e, quasi in cima, si verifica un mezzo miracolo: vediamo il Sole fare capolino dalla densa nuvolaglia».
 
«I Cinesi hanno organizzato l’evento in maniera straordinaria, nel senso che hanno riservato ad ogni gruppo una porzione ben definita di spazio: questo ha sicuramente evitato un ingorgo da stadio e, forse, anche qualche incidente data l’enormità della gente – raccontano descrivendo l’osservazione -. Alle 9,20 si sfiora nuovamente il dramma: una grande nuvola nera avvolge completamente il Sole mettendo a rischio il momento magico della totalità, atteso alle 9,38. Fortunatamente le correnti sono molto veloci sul lago di Jantiachi ed alle 9,30 il Sole è di nuovo sgombro di nuvole. Alle 9,33 inizia l’ estasi collettiva della durata di quasi sei minuti: il Sole diventa nero, completamente coperto dalla luna, Venere diviene visibilissima alla sinistra del Sole, si vede anche Mercurio e qualche stella. La corona del Sole, pur offuscata da una debole foschia, si mostra nella sua essenza dipolare. L’eclisse è lunga ma finisce…in un attimo: alle 9,38 la Luna lascia il Sole proprio in corrispondenza di un’incredibile protuberanza rosso fuoco, che tutti possono vedere ad occhio nudo. Il flash di uscita (il cosiddetto ‘diamante’) non sarà mai dimenticato nella sua drammaticità cromatica. La gente lancia un urlo liberatorio, tutti applaudono, molti piangono e se ne vantano. Pochi minuti dopo tornano le nuvole nere che compromettono un po’ la visione delle fasi parziali in uscita. Ma non importa: ormai è fatta, il viaggio interminabile, in un paese per altro rivelatosi bellissimo indipendentemente dall’eclisse, ha avuto pieno successo».

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Eclissi cinese 3 di 3
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Pubblicato il 29 Luglio 2009
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