Fermata di Rho, i pendolari cantano vittoria

Gli assessori regionali lombardo e piemontese si impegnano a ripristinare la fermata dei Torino-Milano da settembre. Il 5 agosto dirà la sua Trenitalia




Marcia indietro delle Regioni sul nuovo orario dei treni diretti Torino-Milano: l’Assessore Regionale lombardo alla mobilità Cattaneo e il suo omologo piemontese Borioli si sono impegnati a ristabilire da settembre la fermata di Rho.

La decisione è stata presa nel corso dell’incontro tra i due assessori: il numero delle corse che fermeranno a Rho, i relativi orari e le date precise del provvedimento saranno definiti in una riunione che si terrà il 5 agosto in cui Trenitalia porterà una proposta concreta alla luce di un approfondimento di compatibilità tecnica. A dicembre si farà invece la valutazione complessiva della sperimentazione in corso e si prenderanno i provvedimenti definitivi.

 

La mobilitazione dei rhodensi è durata un mese e sembra aver raccolto un primo risultato. Anche se per avere una indicazione precisa occorrerà attendere le decisioni di Trenitalia, che in questi mesi non sembra essere in buoni rapporti né con la Regione Lombardia né con la Regione Piemonte, dove la governatrice Bresso ha minacciato di indire una gara europea per affidare il servizio ad una nuova compagnia ferroviaria.

Il risultato parziale ottenuto viene salutato con moderato ottimismo dai protagonisti della protesta, a partire dal comitato No Expo e dal Centro Sociale La Fornace. «A seguito dell’incontro e dei primi risultati ottenuti, nei banchetti di presidio della stazione di Rho del mattino e del pomeriggio di domani, valuteremo con i pendolari la sospensione dello sciopero del biglietto, in attesa di verificare la situazione che si prospetta da settembre» fanno sapere i promotori. 

Il nuovo orario prevede che i trenta treni Torino-Milano fermino nella nuova stazione di Rho Fiera, saltando invece quella di Rho Centro. Una scelta che pare sia stata segnalata dalla direzione regionale piemontese, i cui pendolari avrebbero più interesse a raggiungere la fiera che non il centro cittadino. I pendolari rhodensi hanno così perso l’opportunità di utilizzare i treni diretti a Milano Centrale. «Non riusciamo proprio a capire le ragioni concrete che impedirebbero il ripristino di tutte e trenta le fermate soppresse» commenta il consigliere regionale del PRC Luciano Muhlbauer. «Dall’incontro, secondo quanto affermato dai Dirigenti di Trenitalia, è emerso che non sarebbe praticabile la doppia fermata a Rho Centro e a Fiera e che dunque gli interessi dei cittadini del territorio si contrappongono a quelli di Expo 2015» specificano i promotori della protesta. Trenta treni diretti alla fiera e una novantina di suburbani alla città di Rho non sembra essere una soluzione equa.




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Pubblicato il 15 Luglio 2009
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